La morte di Maurizio Costanzo, scomparso venerdì scorso all’età di 84 anni, ha commosso tutta l’Italia, dagli amici e colleghi del mondo dello spettacolo, di cui è stato protagonista indiscusso per oltre quaranta anni, fino alla politica che, sia a livello locale che nazionale, ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa, fino allo stesso pubblico che ha seguito da sempre con affetto il popolare giornalista e conduttore televisivo. 

Un giornalista attento e puntuale nel cogliere i cambiamenti nella società, nel corso della sua lunga carriera ha scritto pagine importanti della storia della televisione italiana e sul palcoscenico del Teatro Parioli di Roma, nel corso del popolarissimo Maurizio Costanzo Show, ha ospitato migliaia di personaggi, noti e meno noti, politici, attori, cantanti, gente comune, tutti in un unico racconto collettivo che ha parlato dell’Italia a tutti gli italiani. Migliaia le persone che nel corso del fine settimana hanno fatto la fila alla camera ardente nella sala della Protomoteca in Campidoglio per l’ultimo saluto al popolare conduttore di talk show.

La moglie Maria De Filippi è arrivata da un ingresso laterale, con lei il figlio adottivo della coppia, Gabriele, che faticava a trattenere le lacrime. Moglie e figlio si sono seduti in prima fila nei posti per parenti e amici e la conduttrice, completo e occhiali neri, ha continuato a parlare con il figlio per consolarlo, guardando anche il flusso di persone che stava arrivando in omaggio al marito.

Ad attendere il feretro in Campidoglio gli altri due figli di Costanzo, Camilla e Saverio, e amici e colleghi tra i quali, solo per citarne alcuni dei tantissimi che hanno affollato la sala della Protomoteca del Campidoglio, Lino Banfi, Fiorello con la moglie Susanna, Valerio Mastrandrea, Mara Venier, Pierluigi Diaco, Fiorello, Paola Barale Gianni Ippoliti, Mara Venier, Massimo Giletti, Valeria Marini, Rudy Zerbi, Ermete Realacci, Valerio Mastandrea. Lino Banfi, che da pochi giorni ha perso la moglie Lucia, era al Campidoglio insieme con la figlia Rosanna.

“Gira un video in questi giorni degli anni ‘90 in cui con Maurizio facevamo i vecchietti e scherzavamo sulla nostra età. In questi casi la cosa migliore è fare il comico sennò piangiamo tutti. Mia moglie e Maurizio se ne sono andati quasi contemporaneamente. Lui con la sua galanteria ha fatto passare prima Lucia. Ora staranno insieme”. 

A rendere omaggio a Maurizio Costanzo anche leader politici e autorità locali: il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata accolta alla camera ardente dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Costanzo “ci lascia l’eredità di un grande giornalismo capace di dialogare con tutti e di capire che la dimensione umana delle cose è molto importante. Lui era un uomo con le sue idee ma capace di capire tutti e gli interessava moltissimo il carattere umano delle persone”, ha detto la premier all’uscita dalla camera ardente.

“Non ce ne sono moltissimi capaci di fare quello che ha fatto lui in questi anni - ha aggiunto Giorgia Meloni -. È stato anche un grandissimo scopritore di talenti, una persona alla quale piaceva cercare di capire anche cosa potesse dire chi non aveva ancora grandi responsabilità”. Il presidente del Consiglio ha anche spiegato “di essere legata a lui da ricordi molto antichi, non posso dire di essere un talento che ha scoperto ma le mie primissime partecipazioni televisive sono state al Maurizio Costanzo Show, avevo più o meno 17 anni. È una persona che ha attraversato la nostra storia che aveva un suo chiaro punto di vista sulle vicende, perdiamo un grande giornalista”.

“C’è un omaggio commovente dei romani e delle romane a un gigante della televisione della cultura e del giornalismo come Maurizio Costanzo, che era anche un uomo di straordinaria professionalità e umanità. Una persona molto dolce e simpatica, un professionista inarrivabile”, ha sottolineato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri all’uscita della camera ardente.

“La reazione così diffusa nella città prova quanto sia una persona a cui tutti noi dobbiamo molto e alla quale Roma renderà omaggio adeguatamente - ha aggiunto -. Ora c’è da parte di Roma un abbraccio collettivo per lui, per i familiari e chi gli ha voluto bene”.

Collega di lunga data, e personaggio storico della televisione italiana, anche Pippo Baudo ha ricordato Maurizio Costanzo, nel corso di una intervista radiofonica rilasciata a Rtl 102.5.

“È stato uno dei primi personaggi importanti che ho conosciuto. È stato lui a farmi la prima intervista nel 1960 su un grande settimanale. Ero appena arrivato a Roma e mi colpì la sua simpatia nell’attaccarmi in senso positivo e di stanarmi nelle mie ambizioni. Era un grandissimo giornalista - ha ricordato Baudo -. Sapevamo che non stava bene, ma non fino a questo punto, non in maniera così grave. La situazione si è aggravata improvvisamente purtroppo. Lascia la scia di un grande personaggio televisivo che ha fatto grande la televisione, che ha contribuito a inventarla. Ci lascia un grandissimo personaggio”.

La camera ardente è rimasta aperta fino alle 18 di ieri e i funerali si svolgeranno oggi, lunedì 27 febbraio alle 17 presso la Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo a Roma.