ROMA - Nel 2024 la Guardia di finanza ha intensificato l'azione di contrasto all'evasione fiscale, rafforzando l'attività di analisi del rischio e indirizzando le attività di controllo “con un approccio mirato e selettivo, nei confronti di coloro che presentavano significativi indici di rischio fiscale, espressione di una scarsa propensione alla compliance” sottolinea il Mef in un focus sul concordato preventivo biennale, ricordando che il 12 dicembre si chiude la nuova finestra per aderire. 

Tra giugno e ottobre, evidenzia il ministero, il numero di verifiche e controlli eseguiti nei confronti di contribuenti di ogni settore economico e dimensione è cresciuto del 33% rispetto ai primi cinque mesi del 2024. 

Sono 2,7 milioni i contribuenti che quest’anno hanno presentato il modello Isa (che forniscono al contribuente una valutazione complessiva sulla propria affidabilità fiscale), numero cresciuto di circa il 20% dall’inizio della decade.  

A seguito delle attività di controllo svolte dall'Agenzia delle Entrate sono state riscontrate gravi irregolarità che hanno finora consentito di accertare una maggiore imposta pari a 1,2 miliardi di euro per l’anno corrente.  

Il risultato degli accertamenti, sottolinea il ministero, è stato ottenuto “a seguito dell'elaborazione di specifici filoni di indagine che hanno consentito di selezionare i soggetti ritenuti a maggior rischio e che presentano delle significative anomalie”.