SALINA - Si è conclusa da pochi giorni l’edizione annuale della Festa degli Eoliani nel Mondo, un ricco e articolato appuntamento che, dal 4 al 7 settembre, hanno trasformato Lipari e Salina il centro nevralgico della celebrazione dedicata ai legami storici tra l’Arcipelago Eoliano e le sue comunità d’oltreoceano. Quattro giornate di incontri, racconti, musiche e presentazione di nuovi progetti destinati al mantenimento e – in alcuni casi – al rafforzamento delle sinergie tra i comuni eoliani e le comunità all’estero, come il Patto di Gemellaggio firmato con la Città di Mar del Plata, in Argentina.

Tra ospiti istituzionali, profili storici e delegati culturali, l’evento ha visto anche la partecipazione della Società Isole Eolie di Melbourne, rappresentata da Janetta Ziino, responsabile dell’organizzazione del calendario socioculturale del sodalizio. Salita sul palco allestito nella piazza Immacolata di Malfa, durante la serata del 7 settembre, alla Ziino è stato affidato il racconto del ricco passato dell’associazione, che proprio quest’anno ha celebrato cent’anni di attività.

“Il mio intervento si è concentrato sulla storia della Società Isole Eolie di Melbourne, che è stata fondata nel 1925 – ha commentato Janetta Ziino. - Alla cerimonia era presente anche Diana Di Mattina, nipote di Bartolo Di Mattina, uno dei tre soci fondatori. Gli altri due erano i fratelli Giuseppe e Stefano Tesoriero. Stefano aveva fatto esperienza a New York, dove esisteva una società simile, e fu lui a portare quell’idea a Melbourne. All’inizio eravamo un’associazione di mutuo soccorso, dove gli eoliani potevano richiedere e ricevere aiuto di vario tipo: questo attirò molti emigrati, che trovavano un punto di riferimento e sostegno”.

Al termine dell’intervento di Janetta Ziino, la serata è proseguita con la proiezione del filmato celebrativo From Vulcanoes we sailed e il collegamento in diretta con la stessa Eolian Hall e la comunità di Melbourne, che ha – così – potuto assistere ad uno dei momenti più toccanti della serata: la premiazione postuma di Mario Casamento, ex presidente della Società (volendo essere più precisi, lo è stato due volte: negli anni ’50 e negli anni ’60, quando vennero acquistati i locali che ancora oggi fungono da sede storica del sodalizio).

“La sua figura è stata fondamentale per il rilancio del club nel dopoguerra – ha raccontato, ancora, Ziino. - Durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, la Società fu chiusa e gli italiani in Australia erano considerati ‘enemy allies’. Tutti i documenti furono sequestrati e non ci furono mai restituiti. Lo stesso Bartolo Di Mattina fu internato”.

Questo episodio e l’intera storia della Società Isole Eolie di Melbourne sono stati raccontati nel libro From Vulcanoes we sailed, presentato quest’anno in occasione dei festeggiamenti del centenario, evento curato con particolare dedizione e coinvolgimento dalla stessa Ziino, colei che, tra quelle mura, ci è davvero cresciuta.

“Sin da bambina, ho sempre frequentato l’Eolian Hall. Negli anni ’70 c’erano cene sociali, feste danzanti: una sera la pizza, una sera la pasta, e così via. Ho ricordi bellissimi. Nel 2003, ricordo che ad una Festa della Mamma c’erano pochissime persone, ‘quattro gatti’, come diciamo noi. Era un peccato vedere una società che aveva avuto tanta vitalità ridotta così. Ho deciso di impegnarmi per rilanciarla, insieme a un amico eoliano, Steven. Lui aveva locali e ristoranti: abbiamo organizzato una serata discoteca, nel 2004, con grande successo. Da lì abbiamo ripreso attività ed eventi, tra cui alcuni appuntamenti che sono divenuti ormai annuali, come il picnic, il mercatino di Natale e Miss e Mr Isole Eolie”.

La comunità del Victoria ha anche potuto assistere all’accoglienza del gruppo di otto studenti eolo-australiani dell’Albert Park college di Melbourne e che, proprio in questi giorni, sono i protagonisti di un ricco scambio culturale alle Eolie con l’istituto I.S.S. Isa Conti Veincher di Lipari. Il giorno prima, a dare il benvenuto agli studenti è stato il sindaco di Santa Marina, Domenico Arabia.

È stato bello vedere questi giovani studenti salire sul palco e presentarsi in italiano dinanzi ad un pubblico molto folto, tra cui si nascondevano anche autorità e istituzioni – ha commentato Janetta Ziino. – Immagino possa essere stato difficile per alcuni di loro, anche perché non tutti sono fluenti e si sentono a proprio agio con l’italiano, ma per me, eoliana cresciuta a Melbourne, è stato motivo d’orgoglio”.

La missione di Janetta Ziino in Italia non si è conclusa con la partecipazione alla Festa degli Eoliani nel Mondo. Durante la sua permanenza a Lipari, infatti, ha avuto modo di incontrare e intervistare Marco Mensa ed Elisa Mereghetti, i registi de La Cava Bianca, documentario proiettato in anteprima a Lipari e che ad ottobre arriverà anche a Melbourne, alla Società Isole Eolie, in prima mondiale.