NAPOLI - Un investimento di oltre 1,2 miliardi di euro per voltare pagina e rilanciare definitivamente l'area di Bagnoli, a Napoli, attraverso la riqualificazione e la rigenerazione urbana del Sito di interesse nazionale. È l'obiettivo del protocollo d'intesa siglato nell'auditorium di Porta del Parco tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il sindaco di Napoli e commissario straordinario di Governo, Gaetano Manfredi. Un accordo che mira ad “assicurare la celere realizzazione degli interventi”, come recita l'oggetto del documento siglato.  

La copertura finanziaria è garantita “dalle risorse già a disposizione, pari a 31,3 milioni, e dalle assegnazioni previste dall'art.14 del decreto-legge 7 maggio 2024, pari a 1.218 milioni di euro per il periodo 2024-2029, di cui 28 milioni di euro per l'anno 2024, 90 milioni di euro per l'anno 2025, 100 milioni di euro per l'anno 2026, 200 milioni di euro per l'anno 2027 e 400 milioni per ciascuno degli anni 2028 e 2029”, si legge nel protocollo. 

Tra gli interventi principali ci sono il completamento della bonifica del parco urbano, le infrastrutture su energia e tlc, la viabilità interna e l'accessibilità all'area Sin, le infrastrutture idriche, la rimozione della colmata e la bonifica degli arenili e l'esecuzione di interventi di risanamento dei sedimenti marini e interventi al waterfront. “È l'opera di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana più ambiziosa d'Europa”, rimarca con orgoglio la premier nel suo intervento dal palco. 

Ad ascoltarla, in prima fila, anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, protagonista di un siparietto con Meloni. “Sono il civile De Luca”, ha detto sarcasticamente, dando il benvenuto alla presidente del Consiglio, rispondendo così all'espressione “sono la stronza della Meloni”, che la premier aveva utilizzato lo scorso 28 maggio a Caivano.  

Per stemperare la tensione, la presidente del Consiglio invita De Luca sul palco, dopo la firma del protocollo, per la foto finale con Manfredi e il ministro Fitto. Dopo qualche esitazione, l'ex sindaco di Salerno accetta l'invito. Parlando poi con i giornalisti al termine della cerimonia, assicura che “non ci sono stati problemi particolari”, ma allo stesso tempo rimarca che gli 1,2 miliardi “sono fondi della Regione”. 

Si registra una possibile schiarita anche sul fronte dello sblocco dei Fondi Fsc destinati alla Campania. Fitto, infatti, accoglie De Luca sul palco dicendo che su questo fronte si sta lavorando. Il sindaco Manfredi, che in questi mesi ha sempre ribadito la sua volontà di favorire il dialogo istituzionale con il Governo per raggiungere gli obiettivi, parla di “una delle operazioni di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana tra le più importanti in Europa”, per un'area che “è destinata a diventare un grande polo per gli investimenti, sia pubblici che privati”.  

Dopo aver ringraziato Meloni e i ministri presenti “per l'attenzione rivolta a Napoli”, il primo cittadino assicura che, dopo i ritardi e i rinvii degli ultimi anni, “oggi c'è una roadmap robusta e affidabile per il rilancio definitivo dell'area”.