Alla prese con la formazione del prossimo governo, il presidente del Consiglio in pectore non ha potuto presenziare di persona al meeting di Vox.

“La vittoria straordinaria di Fdi e del centrodestra ci ha portato tanto entusiasmo ma anche la grande responsabilità di dare risposte immediate agli italiani: stiamo aspettando che si compiano i passaggi previsti dalla Costituzione, però nel giro di alcuni giorni avremo la possibilità di formare il nuovo governo e non avremo un minuto da perdere”.

La presidente di Fratelli d’Italia ha parlato in particolare di Europa e del peso che dovrebbero avere i partiti di destra nella Ue, riuscendo a tradurre le proprie idee in politiche vere e proprie, sulla scia di quello che stanno facendo “i nostri amici della Repubblica Ceca, Polonia, come spero presto faranno i nostri amici svedesi, come continueranno a fare i nostri amici lettoni”.

“Spero che in Spagna come in Italia e in Europa ci sia una maggioranza di cittadini che ci chiede di prenderci la responsabilità di governare: non lo possiamo fare da soli ma con compagni leali e uniti contro la sinistra” - ha detto Meloni, per arrivare ad una denuncia/esortazione che accomuna i due partiti di destra.

“Abbiamo resistito sino a oggi, alle bugie e ai tentativi di dividerci. In Italia usano l’alleanza con Vox per definirci impresentabili come in Spagna usano l’alleanza con FdI per definirvi come impresentabili. Però, sono veramente impresentabili i nostri movimenti, quando sono votati da milioni di cittadini? Ovviamente no. Non abbiate paura del racconto del mainstream, perchè la buona notizia è che la gente non accetta più questa narrazione interessata. Bisogna andare alle fonti della notizia, senza accettare mediazioni del messaggio. Quando ci ascoltano capiscono che siamo tutto meno che mostri”.

Giorgia Meloni ha poi toccato il problema del giorno, quello dell’energia, tirando di nuovo in ballo l’Unione Europea.

“Speriamo che l’Europa sia capace di dimostrare la solidarietà che ci aspettiamo. Per anni ci hanno detto che il commercio globale era la risposta ma non è andata così. Dagli alimenti alle materie prime ci siamo riscoperti deboli”.

“Quando noi conservatori denunciammo gli errori di un’Europa che si occupava di problemi di secondo piano invece dei grandi temi strategici non lo facevamo perché populisti o nemici dell’Europa ma perché eravamo lucidi e la storia ci ha dato ragione”.