SAMARCANDA - “L’Uzbekistan è un partner molto, molto importante. Già dal 2023 abbiamo cercato di portarle ad un altro livello con il partenariato strategico e ora con il tentativo di rafforzarlo ancora di più”, ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante l’incontro con il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev, a Samarcanda.  

In un momento aperto alla stampa, la premier ha sottolineato che “le materie su cui cooperare in modo rafforzato sono moltissime”, e si è detta “molto contenta del fatto che siamo stati molto concreti nella volontà di mettere in campo su tutte le materie prioritarie un lavoro, che a partire da oggi, si farà sempre più concreto e cadenzato”. 

Meloni ha inoltre ribadito la soddisfazione per aver mantenuto l’impegno preso con Mirziyoyev, facendo dell’Uzbekistan la sua “prima visita nella regione dell’Asia Centrale”, e ha ringraziato il presidente uzbeko per “la straordinaria accoglienza che ha riservato a me e alla delegazione italiana: ha dimostrato una amicizia davvero fuori dal comune e sono molto grata per questo”. 

La premier ha poi parlato della visita a Samarcanda, definendola una “città che rappresenta moltissimo per i nostri legami, crocevia del rapporto tra Europa e Asia”, e ha lodato la visione del presidente uzbeko: “Credo che la capacità che lei sta dimostrando di proiettare questa nazione nel futuro, consapevole di quanto sia importante difendere l’identità di questo popolo, sia alla base dei risultati che l’Uzbekistan sta ottenendo”. 

Sul piano bilaterale, Mirziyoyev ha ricordato che si è discusso della creazione di una commissione intergovernativa concentrata su una politica di investimenti in campo culturale e dell’istruzione, ed ha anticipato che verranno firmati vari accordi: “già allo stato attuale ci sono progetti in corso concordati due anni fa durante il nostro incontro storico a Roma, ma oggi portiamo i nostri rapporti a un nuovo livello di qualità”. 

Gli accordi firmati nel corso della visita prevedono investimenti per oltre tre miliardi di euro, e nella dichiarazione congiunta firmata dai due leader si fa riferimento, tra l’altro, a un dialogo strategico e alla creazione di una commissione economica mista.  

“C’è la disponibilità delle nostre aziende a continuare a investire in questa nazione”, ha affermato Meloni, sottolineando che gli accordi toccano anche “la migrazione e la formazione, la cultura”, citando in particolare i progetti avviati con il Politecnico di Torino e l’Università di Pisa, e auspicando l’inclusione di altre università italiane.