BRUXELLES - Vertice notturno a Bruxelles tra Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Raffaele Fitto, il ministro designato come commissario europeo che deve passare il vaglio del Parlamento di Straburgo. I quattro si sono incontrati al bar dell’hotel Amigo, dove alloggia la premier, arrivata a Bruxelles per partecipare al summit Ue-Paesi del Golfo al Consiglio europeo. 

L’incontro è arrivato all’indomani del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla manovra, quindi sicuramente un voluto segnale di compattezza della maggioranza, rivendicata oggi dalla stessa Meloni. Ma potrebbe essere stata anche l’occasione per un primo confronto in vista del passaggio parlamentare, visto che Tajani ha auspicato la possibilità di “aggiungere altri interventi” tra Camera e Senato. 

Sul tavolo potrebbe esserci stata anche la candidatura di Fitto, visto che dovrà avere il via libera della commissione parlamentare, e considerando alcuni mal di pancia sia nel gruppo dei socialisti che in quello di Renew, sarebbe sicuramente gradito un supporto (anche non ufficiale) da parte del gruppo Patrioti per l’Europa, di cui fa parte la Lega. 

Salvini, infatti, è arrivato nella capitale belga per il primo summit pre-Consiglio organizzato dalla corrente “orbaniana”, a cui parteciperà anche Marine Le Pen. Un gruppo che, a destra, rappresenta da un lato una spina nel fianco per l’Ecr di Meloni, dall’altro una spinta a un avvicinamento al Ppe della “amica” Ursula von der Leyen, che ha già avviato un processo di spostamento a destra della sua Commissione. E infatti il Ppe, se tutto va come previsto, voterà un documento sui migranti in cui si farà diretto riferimento al protocollo tra Italia e Albania. 

Al termine dell’incontro, Salvini non ha rilasciato dichiarazioni mentre Tajani si è fermato a parlare con i cronisti, affermando di aver semplicemente “fatto quattro chiacchiere”.  

Per quanto riguarda Fitto, ha assicurato che il Ppe è compatto sul suo nome mentre la Lega “può votare per Fitto e non votare la Commissione. Su questo da parte di Salvini non ci sono mai stati dubbi”, ha dichiarato il vicepremier.