ROMA - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a differenza degli ultimi due anni, non sarà lunedì a Kiev per l’anniversario dell’invasione russa, a causa di un altro impegno istituzionale a Roma, anche se – secondo quanto si apprende – è in programma una missione in Ucraina in tempi brevi. 

Nel terzo anniversario dell’inizio del conflitto, si recheranno nel Paese invaso il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il premier spagnolo Pedro Sánchez, “per riaffermare il sostegno della Spagna alla democrazia ucraina e al presidente ucraino Zelensky”.  

Non ci sarà quindi Meloni, principalmente perché lunedì a Roma si terrà il Forum imprenditoriale Italia-Emirati Arabi Uniti, con il presidente Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Un appuntamento evidentemente prioritario per la premier, tanto che le farà saltare anche la riunione in videoconferenza del G7, a cui parteciperà al suo posto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. 

Dell’Ucraina, però, Meloni ha parlato in una conversazione telefonica con il primo ministro canadese e presidente del G7, Justin Trudeau, ribadendo la necessità di dialogare con Donald Trump. 

“L’Italia, insieme agli Stati Uniti e ai suoi partner europei e occidentali, lavora per una pace duratura in Europa, che necessita di garanzie di sicurezza reali ed efficaci per l’Ucraina”, ha assicurato, ribadendo che per l’Italia “la priorità è la stessa del resto d’Europa, dell’Alleanza Atlantica e di Kiev: fare tutto il possibile per fermare il conflitto e raggiungere la pace”. 

Certo è che le ultime dichiarazioni di Trump, secondo cui Zelensky è un “dittatore” bravo solo a “manipolare Biden”, creano imbarazzo e mostrano un’ampia divisione nella maggioranza italiana.  

Anche di questo si è probabilmente parlato nel vertice a Palazzo Chigi tra la premier e i due vice Tajani e Matteo Salvini, anche perché il leader della Lega dà pieno appoggio al presidente Usa - per il quale arriva ad auspicare il Nobel per la pace - e sostiene che “chi attacca Trump evidentemente non fa un buon servizio”.  

Al contrario, Tajani stigmatizza un linguaggio “che non ci appartiene”, e sottolinea che Zelensky è stato eletto ed è sempre stato sostenuto dagli americani, anche dalla precedente amministrazione Trump.  

Meloni al momento si mantiene in disparte e non ha ancora commentato pubblicamente le parole del presidente americano, ma fonti di Palazzo Chigi ricordano che la politica estera “la decidono il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri”. 

Sfumata intanto per Meloni la possibilità di essere la prima leader europea ricevuta alla Casa Bianca, visto che Emmanuel Macron sarà a Washington la prossima settimana, mentre la premier sabato interverrà in videocollegamento al Cpac, la convention dei Conservatori in corso nella capitale Usa, alla quale sono previsti anche gli interventi di Elon Musk, Javier Milei, J.D. Vance.