SYDNEY - Le aspettative di un taglio erano cresciute dopo che i dati più recenti sull’inflazione avevano mostrato un aumento dei prezzi al consumo inferiore al previsto nel mese di maggio, mentre la crescita economica aveva subito un rallentamento nel primo trimestre del 2025.
Nel suo comunicato, il Consiglio di politica monetaria della RBA ha spiegato che intende attendere “ancora qualche informazione per confermare che l’inflazione sia effettivamente sulla buona strada per raggiungere in modo sostenibile il 2,5%”.
La decisione del consiglio non è stata unanime: sei membri hanno votato per mantenere i tassi invariati, mentre tre erano favorevoli a un taglio. È la prima volta che la RBA rende nota la ripartizione esatta dei voti.
La Banca centrale aveva precedentemente effettuato tagli ai tassi nelle riunioni di febbraio e maggio, dopo aver mantenuto il tasso al 4,35% dal novembre 2023, al termine di una serie di 13 rialzi iniziati a maggio 2022.
Nel comunicato si sottolineano le incertezze legate alla politica commerciale globale, all’evoluzione dell’economia australiana e agli effetti ritardati della politica monetaria. Persistono inoltre dubbi sull’andamento della produttività e sulle risposte salariali e dei prezzi delle imprese.
La decisione ha generato incertezza nei mercati: nel pomeriggio, i derivati indicavano un’85% di probabilità di un taglio dei tassi ad agosto. Subito dopo l’annuncio, il dollaro australiano è salito da 65,1 a 65,5 centesimi di dollaro USA.