CANBERRA – La Commissione australiana per la tutela della concorrenza e dei consumatori (ACCC) ha rilevato un “moderato miglioramento” delle condizioni sul mercato nazionale del gas, nella prima metà del 2024 con un surplus previsto per il 2025 nella produzione e a un aumento dell’attività di mercato.

La Commissione prevede una produzione in eccesso compresa tra 77 e 112 petajoule sulla costa orientale australiana nel corso del 2025, a seconda dell’andamento delle esportazioni non contrattualizzate da parte dei produttori di gas naturale liquefatto (GNL).
Tuttavia, si stima ancora una carenza di 16 petajoule negli Stati meridionali, che determineranno la necessità di trasportare gas dal Queensland per soddisfare la domanda.

“Si tratta di un miglioramento nelle prospettive dell’offerta e della domanda, principalmente dovuto all’aumento della produzione in Queensland”, si legge nel rapporto pubblicato venerdì scorso.

Nonostante che l’Australia sia tra i maggiori esportatori di gas al mondo, il Paese ha dovuto far fronte a ripetuti allarmi sulla possibilità di non avere a disposizione riserve sufficienti per soddisfare la domanda interna.

La Commissione ha inoltre evidenziato un calo dei prezzi del gas per il consumo domestico, che sono stati trascinati verso il basso da un miglioramento dell’offerta e da prezzi internazionali inferiori. Tuttavia, nonostante questo miglioramento, i costi delle bollette del gas rimangono “significativamente più alti” rispetto ai livelli raggiunti negli anni precedenti al 2022.

“Sebbene inferiori ai massimi osservati nel 2022, i prezzi concordati nei primi sei mesi del 2024 per le forniture del 2025 ammontano a circa il doppio rispetto a quelli correnti nel 2021”, si legge nel rapporto.

Il ministro federale dell’Energia Chris Bowen ha dichiarato che il suo governo sta lavorando per garantire una rete elettrica stabile con l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili più economiche e “le centrali a gas pronte a intervenire quando necessario”.

“Per 10 anni, sotto il precedente governo di coalizione, l’AEMO (Australian Energy Market Operator) ha lanciato ripetuti segnali d’allarme per imminenti carenze di gas con la prospettiva di una crisi energetica, che ha portato alla chiusura del mercato nazionale dell’energia nell’inverno 2022”, ha detto Bowen.

“Questo governo ha cambiato le cose, favorendo un aumento della produzione domestica pari a 600 petajoule - sufficienti per alimentare i generatori della costa orientale per sei anni - attraverso nostri impegni vincolanti previsti dal codice di condotta per il gas, così da garantire la fornitura di gas fino al 2027”.