BUENOS AIRES – Con l’appello ad approfondire l’integrazione regionale e superare la contrapposizione, il Brasile ha assunto ieri, 3 luglio, la presidenza pro tempore del Mercosur.
Il ministro degli Esteri brasiliano Mauro Vieira ha confermato l’impegno a firmare “il prima possibile” il tanto atteso accordo di libero scambio tra il blocco sudamericano e l’Unione Europea, principale obiettivo del semestre che si apre sotto la guida di Lula da Silva.
“Siamo pronti a farlo il prima possibile”, ha dichiarato Vieira a proposito del patto con la Ue, confermando che “siamo in conversazioni con la Commissione Europea” per superare le divergenze che hanno rimandato la firma definitiva, malgrado oltre vent’anni di negoziati.
Secondo la visione del governo brasiliano, l’avvicinamento ai mercati europei è fondamentale. Sia l’Efta (l’Associazione europea di libero scambio composta da Svizzera, Islanda, Norvegia e Liechtenstein, blocco con cui ieri il Mercosur ha firmato il 2 luglio un trattato di libero commercio), “sia la Ue sono di grande interesse per la società brasiliana, per i settori economici e imprenditoriali”, ha sottolineato Vieira.
Considerando entrambi gli accordi – quello del Mercosur con la Ue e quello con l’Efta, ha sostenuto il brasiliano – il blocco sudamericano passerebbe ad avere una copertura praticamente totale dei mercati europei.
Il ministro ha inoltre evidenziato che “nel 2024 abbiamo concluso i negoziati con l’Unione Europea”. Per Vieira, questi risultati dimostrano che il Mercosur è “una piattaforma centrale ed efficace per l’inserimento globale delle nostre economie. Siamo in grado di ottenere questi risultati quando lavoriamo insieme come blocco”.
Nel suo intervento, ha anche espresso una definizione politica che può essere letta come un messaggio al governo argentino di Javier Milei – che insiste nel privilegiare i legami bilaterali, in particolare con gli Stati Uniti – e al contesto globale: “Stiamo inviando un chiaro segnale che la strada da seguire richiede più cooperazione e meno scontri”.
Vieira ha affermato che, in un mondo con un “unilateralismo economico crescente, con molte sfide allo Stato di diritto e profonde incertezze”, la regione deve fare un passo verso una “maggiore integrazione” tra le sue economie.
Bilancio della presidenza argentina e stato dei negoziati
La gestione di Milei ha rivendicato come successo la firma del trattato di libero scambio con l’Efta, che ha definito come un “cammino” verso il tanto desiderato accordo con l’Unione Europea. Nella prima giornata del vertice, il ministro degli Esteri argentino Gerardo Werthein e i suoi omologhi del blocco sono riusciti a concludere quell’accordo, che era in negoziazione da anni. Un risultato che è stato celebrato come un passo concreto per diversificare i mercati e dare segnali di apertura economica.
Il trattato con la Ue, tuttavia, resta il grande obiettivo ancora da raggiungere. Sebbene nel 2024 si sia conclusa la fase tecnica dei negoziati con Bruxelles, manca ancora l’approvazione politica e la firma definitiva. Qui risiede il compito principale di Lula da Silva come nuovo leader del blocco.
Il Brasile assume la guida con l’aspettativa di superare le resistenze europee (legate soprattutto a richieste ambientali e clausole sugli appalti pubblici) e di ottenere, secondo le parole dello stesso Vieira, un “equilibrio” tra apertura commerciale e difesa delle politiche pubbliche nazionali.
In questo contesto, il Mercosur si avvia verso un semestre decisivo, in cui la firma del trattato con la Ue si definisce come la priorità della diplomazia regionale e la prova del fuoco per la presidenza pro tempore del Brasile.