BUENOS AIRES – Il Maie (Movimento associativo italiani all’estero) chiude l’anno con un bilancio positivo e molti nuovi progetti, come emerso dal recente congresso che si è tenuto a Buenos Aires il 26 ottobre e ha visto la partecipazione dei coordinatori di tutto il continente americano. “Dal Canada alla Patagonia” sottolinea orgoglioso il fondatore e presidente Riccardo Merlo.

Erano presenti i due i rappresentanti del partito al Parlamento italiano: il deputato Franco Tirelli e il senatore Mario Borghese (vicepresidente del Maie), entrambi eletti nella circoscrizione sudamericana. 

Ha partecipato anche il vicepresidente Vincenzo Odoguardi, della circoscrizione America settentrionale e centrale.

Odoguardi ha portato l’esperienza del Maie in America del Nord, che ha fornito le basi per allargare la penetrazione del partito in America Centrale. Ha anche raccontato le recenti iniziative negli Usa, ricordando la partecipazione al gala dell’Associazione Culturale Italiana di New York, la sfilata in occasione del Columbus Day e la creazione di un coordinamento forte e organizzato a New York.

Al centro delle discussioni, i temi che da sempre interessano la comunità degli italiani all’estero, e non solo in Argentina: come migliorare i servizi consolari, il futuro della legge sulla cittadinanza, i diritti dei pensionati, la diffusione della lingua e cultura italiane e la protezione del made in Italy, con la creazione di sinergie tra imprese italiane e locali.

“Lavoreremo anche per facilitare l’accesso a borse di studio in Italia per i nostri discendenti e rafforzare le scuole paritarie italiane nel mondo” ha scritto sul suo account X Mario Borghese.

Si è anche disegnato il futuro del partito, come espresso dall’intervento conclusivo di Riccardo Merlo.

Forte della presenza capillare sul territorio del movimento, Merlo ha assicurato che alle prossime elezioni il Maie aumenterà la propria presenza nel Parlamento italiano, ma anche nei Comites e nel Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (Cgie).