CITTÀ DEL MESSICO - Con 417 voti favorevoli e 60 contrari, il Congresso degli Stati Uniti del Messico ha approvato lunedì una profonda riforma alla Legge Generale sulla Scomparsa Forzata di Persone e alla Legge Generale di Popolazione, introducendo un sistema di identificazione nazionale basato sulla CURP (Chiave Uica di Registro della Popolazione), denominato CURP Biometrica.  

Il testo approvato è stato trasmesso all’Esecutivo per la promulgazione definitiva. Cuore della riforma è la creazione della Piattaforma Unica di Identità (PUI), un archivio digitale centralizzato che integrerà informazioni personali e dati biometrici – come volto, iris, impronte digitali e altri identificatori – provenienti da varie istituzioni.  

Secondo il testo approvato, ogni cittadino dovrà disporre obbligatoriamente di questa nuova CURP per poter effettuare qualsiasi tipo di pratica, sia pubblica che privata. 

Le autorità che potranno accedere a queste informazioni in maniera immediata e senza restrizioni includono il Centro Nazionale di Intelligence (CNI), la Guardia Nazionale, l’Istituto Nazionale Elettorale (INE) e altre agenzie statali.  

Il documento non prevede tuttavia alcun meccanismo di controllo giudiziario o di supervisione esterna per regolare tali accessi. 

Inoltre, la CURP biometrica sarà collegata a diverse banche dati esistenti, come il Banco Nazionale di Dati Forensi, la Base Nazionale delle Indagini Penali e il Sistema di Allerta Nazionale per le Persone Scomparse, che dovrà essere attivato automaticamente all’atto della denuncia di una scomparsa. 

La riforma ha suscitato forti critiche da parte di organizzazioni per i diritti umani, attivisti ed esperti, che temono l’instaurazione di un sistema di sorveglianza massiva senza garanzie adeguate per la protezione della privacy e dei diritti civili.  

È realmente questa nuova legislazione una risposta efficente per le vittime? Sebbene il pacchetto legislativo presenti queste misure come strumenti per velocizzare le ricerche e ridurre l’arretrato forense, esperti avvertono che la riforma non affronta le cause strutturali dell’impunità né garantisce risultati concreti.  

Santiago Corcuera, ex membro del Comitato dell’ONU contro le sparizioni forzate, ha sottolineato che la legge approvata non include una strategia integrale di prevenzione o di eradicazione delle sparizioni, come più volte raccomandato dallo stesso Comitato.

Il dibattito resta aperto, mentre il Messico si prepara a entrare in una nuova fase di digitalizzazione dell’identità cittadina.