CITTÀ DEL MESSICO – Le autorità messicane hanno scoperto una fossa comune contenente i resti di almeno 17 persone in una casa disabitata nella comunità di Rancho Nuevo del Llanito, nel municipio di Irapuato, nello Stato di Guanajuato.  

L’operazione è stata condotta dalla Procura Generale dello Stato di Guanajuato, nell'ambito di un’indagine su scomparse forzate, con l’autorizzazione di un giudice e il supporto del Gruppo Speciale di Reazione e Intervento (Geri). 

Durante la prima ispezione sono stati rinvenuti 16 corpi in vari stati di decomposizione: 11 uomini, 2 donne e 3 persone di sesso non ancora identificato. Il giorno successivo, grazie all’uso di macchinari pesanti e all’intervento di esperti in archeologia forense, è stato trovato un ulteriore corpo.  

Le autorità hanno anche sequestrato diversi oggetti tra cui coltelli, machete, picconi, pale, indumenti e calzature, tutti sottoposti ad analisi forense. 

Questo ritrovamento si inserisce in un contesto nazionale drammatico: in Messico, oltre 125.000 persone risultano attualmente scomparse. Guanajuato, uno degli stati più colpiti dalla violenza legata alla criminalità organizzata, ha registrato oltre 3.100 omicidi solo nel 2024. Dal 2010, sono state denunciate 13.717 sparizioni nella regione, e il 20% delle persone non è stato ancora ritrovato. 

La Procura ha assicurato che l’intervento è stato condotto nel rispetto della legalità e dei diritti umani, ribadendo l’impegno a far luce sui fatti e a offrire giustizia alle famiglie delle vittime.