MELBOURNE - Il divieto, introdotto dal governo Albanese, colpirebbe piattaforme come Facebook, Instagram, Snapchat, Reddit e X.
Meta ha dichiarato di rispettare eventuali limiti di età imposti dal governo, ma ha espresso preoccupazione per la mancanza di consultazioni adeguate. “La legislazione sembra fuori passo rispetto alle ricerche e alle opinioni degli esperti”, ha affermato un portavoce di Meta, aggiungendo che l’obbligo di raccogliere dati biometrici o identificativi da tutti gli utenti australiani sarebbe inefficiente e invasivo.
Critiche simili sono state mosse da gruppi per i diritti digitali e dai giganti della tecnologia, che temono un’invasione della privacy e un aumento dei rischi di sicurezza informatica. Kathryn Gledhill-Tucker, di Digital Rights Watch, ha avvertito che qualunque metodo di verifica dell’età comporterà la raccolta di informazioni sensibili, esponendole al rischio di furti.
Alcuni, come il miliardario Elon Musk, proprietario di X, hanno definito la legge un “cavallo di Troia per creare ID digitali”, un’idea che il governo ha escluso ma che continua a sollevare preoccupazioni.
Il ministro delle Comunicazioni, Michelle Rowland, ha assicurato che ci saranno eccezioni per app educative e sanitarie come Messenger Kids e Google Classroom. Tuttavia, Meta ha richiesto coerenza nell’applicazione del divieto, che potrebbe entrare in vigore prima della fine del 2025.
Avendo garantito il suo appoggio, l’opposizione ha chiesto di accelerare i tempi, citando l’urgenza delle crescenti problematiche di salute mentale tra i giovani. Tuttavia, molti esperti criticano il processo legislativo, considerandolo troppo rapido per valutare a fondo le conseguenze e i rischi associati.