Tantissimi italiani residenti a Melbourne ricorderanno come la comunità calcistica nel Victoria sia entrata nei suoi anni d’oro soprattutto grazie ai nostri connazionali, quando a cavallo tra gli anni ’50 e ’70 spuntavano nuovi club sportivi ovunque nello Stato, soprattutto vicino alle aree metropolitane più popolate. Questo fenomeno di crescita sportiva andava di pari passo con quello dei ‘cugini’ greci, serbi e croati, proprio a sottolineare come il calcio fosse il passatempo più importante per i popoli mediterranei, da assolutamente esportare con la passione che ci contraddistingue.
Proprio così nascevano quindi tanti club che con i loro nomi volevano richiamare o omaggiare le tante squadre delle leghe italiane: Fawkner Lazio, Brunswick Juventus, la Fiorentina di Fitzroy, o la Triestina di Essendon.
Proprio quest’ultima è stata la ‘casa’ di tanti lavoratori immigrati che, dopo i turni sfiancanti, andavano ad allenarsi per le partite del fine settimana. Lavoratori che poi hanno tramandato la passione ai figli, ai nipoti e così via, creando non solo una cultura sportiva che possiamo vedere crescere ancora oggi, sia tra gli uomini sia tra le donne, ma che crea legami di amicizia spesso indissolubili.
Michele “Mick” Giacomi, una vera e propria leggenda della Triestina, ci ha raccontato la sua storia di vita, che si è intrecciata più e più volte con quella del club di Essendon, che nel frattempo perse il suo nome italiano, per via di una legge della Federazione calcistica australiana che vietò i nomi “etnici”, per divenire Essendon “Royals”, anche se gli italiani ancora oggi la nominano Triestina.
Nato 63 anni fa a Bolzano, Mick Giacomi crebbe però a Melbourne, dove la sua famiglia si trasferì nel 1963, e all’età di 12 anni iniziò a giocare al football australiano, il footy, un percorso che non durerà molto: “Durante una partita un giocatore avversario mi diede un pugno, stendendomi. Quel giorno mio padre disse: ‘Questo sport, mai più!’. Così iniziai a giocare nelle giovanili del Brunswick Juventus, per poi seguire Gildo Biasol che portò tanti talenti della Juventus di Brunswick all’altra squadra italiana, l’allora ‘Essendon City Triestina’ nel ’74, con tante vittorie nei vari campionati giovanili. Da terzino esordii in prima squadra a soli 15 anni”, racconta Mick.
La sua carriera sembrava proiettata verso i grandi campi e stadi del Victoria, con il sogno di andare in Europa un giorno, soprattutto quando nel ’78 venne selezionato dal Footscray, che militava in un campionato superiore. Purtroppo, la rottura di tibia e perone cambiarono il corso della sua carriera, proprio all’ultimo minuto dei tempi supplementari di una finale degli under 16. Dopo quattro mesi ingessato riprese a giocare per il Coburg – oggi Moreland City, ndr –, da attaccante, poi al Fawkner, di nuovo da terzino.
Già tanti avvenimenti per una giocatore così giovane, che a 23 anni decise di tornare al suo ‘primo amore’, la Triestina di Essendon, dove rimase per ben 13 anni, divenendo così una leggenda vivente al club.
La sua carriera da calciatore finì quindi intorno ai 36 anni, quando Mick divenne allenatore della squadra femminile di Essendon; poi delle riserve maschili. Intanto, l’allenatore della prima squadra subì un attacco di cuore, lasciando il posto e la possibilità a Mick che proseguì il percorso positivo della squadra, portandoli in trionfo. Da lì, tre campionati vinti di fila, dimostrando il suo talento come allenatore, istruttore e vero e proprio insegnante di vita.
“Ho poi allenato tanti altri club in giro per la città, con alti e bassi, ma il cuore mio è sempre stato per la Triestina, e sono tornato finalmente ‘a casa’ nel 2015 come assistente all’allenatore e direttore tecnico Michael Curcija – altra leggenda del calcio di Melbourne che vanta due presenze con la nazionale maggiore australiana –, che poi ha smesso”, racconta un sempre sorridente Mick Giacomi, che oggi focalizza la sua attività nello sviluppare i giovani talenti, cosa che ritiene tra le più importanti al mondo, soprattutto grazie anche alla sua innata dote di insegnante. Infatti, Mick ha trascorso una vita parallela da vigile del fuoco, prima sul campo e poi come istruttore fino a pochi mesi fa.
Oggi, a pochi mesi dal pensionamento, Mick Giacomi vuole tramandare la sua passione e intelligenza tattica ai tanti ragazzini sognanti che militano tra le fila delle numerose squadre giovanili che supervisiona, spingendo sempre i migliori a esordire, come fece lui, sin da giovani tra i ‘grandi’ della Essendon Royals, una squadra che suscita tanti bei ricordi e affetto, soprattutto nei tanti italiani che adoravano giocarci o seguirla, sin da quando era la famosa ‘Triestina’ in lotta per i trofei del Victoria.