Veste lo sguardo di chi ha vissuto la nebbia di Praga e il caldo speziato di Baghdad. Michelle Nouri ha cambiato radicalmente la sua vita ben quattro volte; di madre originaria della Repubblica Ceca e padre iracheno, cresce nella società occidentalizzata di Baghdad, tra feste, minigonne e flirt – anche con Uday, primogenito di Saddam Hussein. Quando la guerra con l’Iran provoca lutti e rovine, il padre ripudia la moglie, che non riesce a dargli un figlio maschio, e Michelle, insieme alle sorelle e alla madre, torna a Praga, città in piena crisi di trasformazione dopo la caduta del comunismo. Compiuti i diciotto anni, fugge un’altra volta, cerca fortuna nella vicina Italia, lasciandosi alle spalle il tradimento di chi avrebbe dovuto amarla incondizionatamente, una città rasa al suolo e una madre che avrebbe avuto ancora bisogno di lei; capisce di non voler essere prigioniera della sua stessa vita.

Si trasferisce a Milano e qui dà vita a una carriera di successo come giornalista, per la stampa e per la televisione, collaborando con la Rai. Nel 2007, pubblica il suo primo romanzo, La ragazza di Baghdad, un grande successo editoriale, che lei stessa ha temuto per qualche tempo.

“Non mi sono mai impegnata particolarmente a diffondere il mio libro; al contrario, cercavo di nasconderlo, perché parla di me e della mia vita. Dopo la pubblicazione, ero pervasa da una preoccupazione insensata; non volevo più che le persone scoprissero il mio passato”, ha raccontato.

Il libro, nonostante i suoi timori, ottiene un successo mondiale, viene tradotto anche in inglese e pubblicato da Random House in Australia; tre anni più tardi, scrive il sequel, Il cammino delle foglie di tè. “Quando sono arrivata in Australia per lavoro, ho conosciuto il mio compagno e dopo un primo periodo di relazione a distanza, ho messo radici qui a Melbourne”, ha continuato.

Oggi, Michelle Nouri ha una missione: ritardare i sintomi dell’invecchiamento e dare spazio a un futuro più sereno per le donne. ‘Stay Young Studio’ a Malvern è il suo santuario, a cui ha lavorato intensamente dopo essersi specializzata, direttamente con la straordinaria insegnante Dinah Rodrigues, di 93 anni, in Hormone Yoga Therapy (HYT), una potente tecnica di yoga olistica e certificata, che riattiva la produzione di ormoni, li riequilibra, e ripristina la giovinezza interiore ed esteriore, prevenendo anche malattie cardiovascolari.

“Tutto è iniziato da una storia personale: mia sorella, che ha solo due anni meno di me, era pronta ad avere figli. Aveva 38 anni, ma il medico le ha detto di non poterne avere perché la sua “riserva di ovaie” era estremamente bassa. Era psicologicamente devastata, ma determinata, così ha cominciato a praticare l’HYT. Ne ha percepito subito i benefici e dopo circa cinque mesi è rimasta incinta. Il dottore stesso non sapeva come potesse essere possibile – ha raccontato –. Sapeva che anch’io stavo cercando di concepire e me ne ha parlato. Affascinata dalla sua storia, ho deciso di frequentare un corso a Praga per diventare io stessa insegnante di HYT”.

Circa due anni fa, all’età di quasi 46 anni, anche Michelle Nouri ha straordinariamente avuto il suo primo bambino, dopo essersi già specializzata nell’innovativa tecnica di yoga: “Alla mia età, ho vissuto una gravidanza da ventenne – ha continuato –. Lavoro per combattere i sintomi della menopausa, alleviare le conseguenze di malattie autoimmuni, come la tiroide iperattiva o l’artrite reumatoide. Credo fermamente che possiamo rallentare il processo d’invecchiamento, ritardarlo, sembrare più giovani e più belle, sentirci più forti e felici; solo se facciamo la cosa giusta”.