ROMA – La Corte Costituzionale si pronuncerà sulla legittimità o meno del cosiddetto decreto Piantedosi. Lo ha deciso il tribunale di Brindisi nell’ambito di uno dei giudizi avviati dalla ong Sos Méditerranée contro il fermo amministrativo della sua nave Ocean Viking, rinviando alla Consulta la legge di conversione del decreto.
I legali della ong, Francesca Cancellaro e Dario Belluccio, intervenuti alla Città dell’Altra Economia a Roma, nell’ambito del Festival Sabir, hanno spiegato che “dopo anni di criminalizzazione delle attività di ricerca e soccorso di naufraghi nel Mediterraneo, è finalmente al vaglio della Corte costituzionale la scelta governativa di punire chi svolge una doverosa attività umanitaria e di delegare alla cosiddetta Guardia costiera libica il respingimento di migranti e richiedenti asilo in fuga da contesti di estremo pericolo e persecuzioni”.
Filippo Miraglia, esponsabile immigrazione di Arci nazionale, ha commentato la decisione del tribunale di Brindisi. “Il governo italiano in questi due anni ha prodotto numerosi interventi legislativi illegittimi, sapendo già che sarebbero andati a scontrarsi con qualche tribunale – ha detto –. Adesso per fortuna il decreto Piantedosi contro le ong andrà alla Corte Costituzionale”.
E ha aggiunto: “Sappiamo che in quel provvedimento ci sono numerosi profili di incostituzionalità e che non rispetta le direttive europee. Questa irrefrenabile pulsione a produrre leggi che non rispettano la Costituzione e le Convenzioni internazionali serve alla loro propaganda, ma questo va denunciato e contrastato”.
Invece, la responsabile comunicazione di Sos Méditerranée, Giorgia Girometti ha sottolineato che “è l’intero impianto di una legge ingiusta e discriminatoria ad essere messo in discussione, e questo è importante per molte ragioni. Innanzitutto, vengono legittimati anche dal punto di vista legale i rilievi e le critiche che le organizzazioni civili del soccorso in mare hanno mosso verso questa legge inutile e dannosa” conclude.