WASHINGTON - L'ex segretario di Stato americano Mike Pompeo ha fatto sapere che non parteciperà alla corsa per le presidenziali del 2024; corsa che lo avrebbe visto contrapposto al suo ex capo Donald Trump per la nomination repubblicana. Il 59enne Pompeo ha dichiarato venerdì, che non si sarebbe candidato per motivi personali e che questo "non è il momento giusto per me e per la mia famiglia".

Ex membro del Congresso, Pompeo si era fatto una reputazione di uno dei più fedeli sostenitori di Trump quando è stato segretario di Stato e direttore della Central Intelligence Intelligence. Pompeo aveva anche inizialmente appoggiato le false affermazioni di Trump su un'elezione presidenziale "rubata" dai democratici nel 2020 per poi cambiare rotta e collaborare alla transizione con l'attuale amministrazione Biden.

Al momento, con la rinuncia di Pompeo, l'ex governatrice della Carolina del Sud Nikki Haley è l'unica ex funzionaria dell'Amministrazione Trump ad aver annunciato che sfiderà l'ex capo alle primarie repubblicane. Tra i papabili si annoverano anche il senatore Tim Scott della Carolina del Sud, il governatore della Florida Ron DeSantis e l'ex vicepresidente Mike Pence.

Nel frattempo Donald Trump ha annunciato, alla convention della NRA, la lobby delle armi americana, a Indianapolis, che "con me alla Casa Bianca nessuno oserà alzare un dito contro le vostre armi".

L'ex presidente è stato accolto come una star sul palco e il suo intervento è stato preceduto da un video celebrativo dei suoi anni alla Casa Bianca.

"Sono anni che combatto contro i poteri corrotti e le forze comuniste che vogliono distruggere l'America, interferire nelle elezioni attraverso il dipartimento di giustizia e portarci via le armi", ha attaccato il tycoon. "Quando i democratici della sinistra radicale hanno cercato di utilizzare il Covid per impedire le vendite di armi durante la pandemia del virus cinese", ha attaccato ancora Trump, "io con orgoglio ho designato i rivenditori di armi e munizioni come infrastruttura critica".

"Una volta tornato alla Casa Bianca ripristinerò il secondo emendamento e il diritto all'autodifesa", ha promesso assicurando che "abolirà tutte le restrizioni sulle armi imposte da Biden".

Il repubblicano ha quindi sostenuto che "tutti gli insegnanti devono essere armati e addestrati", aggiungendo che se tornerà ad essere presidente degli Stati Uniti finanzierà armi e corsi di addestramento per tutti i docenti. "Così il problema delle stragi nelle scuole finirà", ha detto il tycoon.