BUENOS AIRES – In un discorso di 23 minuti, trasmesso in rete nazionale dalla Casa Rosada, il presidente Javier Milei ha annunciato due misure chiave legate alla politica fiscale e ha rinnovato le sue critiche all’opposizione.

Da un lato, oggi firmerà una disposizione al ministero dell’Economia per vietare che il Tesoro finanzi la spesa primaria tramite emissione monetaria. Dall’altro, invierà al Congresso un disegno di legge che prevede sanzioni per legislatori e funzionari che approvino leggi di bilancio in deficit.

“In primo luogo, lunedì firmerò un’istruzione al Ministero dell’Economia della Nazione per vietare che il Tesoro finanzi la spesa primaria con emissione monetaria – ha dichiarato –. In secondo luogo, nei prossimi giorni invierò un disegno di legge al Congresso per penalizzare l’approvazione di leggi di bilancio nazionali che comportino un deficit fiscale”.

L’iniziativa prevede una regola fiscale rigorosa che obbligherà lo Stato a chiudere i conti in pareggio o in avanzo e richiederà che qualsiasi nuova spesa sia compensata da un taglio equivalente. “Ogni nuovo peso che vogliono spendere deve avere un nome e un cognome; devono dire da dove viene e a chi lo tolgono”, ha avvertito.

Milei ha giustificato la proposta come risposta alle ultime leggi approvate dal Congresso, alle quali il potere esecutivo attribuisce un impatto negativo contabilità dello Stato. Secondo i suoi calcoli, le misure votate di recente – tra cui la reintroduzione della moratoria previdenziale, aumenti di stipendio per i docenti e maggiori prestazioni assistenziali per i disabili – comporterebbero una spesa aggiuntiva annua pari al 2,5% del Pil.

“Il Congresso ha raddoppiato i suoi sforzi di sabotaggio e ostruzione, per questo vogliono far crollare l’economia e trascinarci di nuovo nell’abisso”,ha affermato, accusando l’opposizione di “spingere per più tasse, che distruggono la crescita economica, o più debito, causando un genocidio contro i giovani, o più inflazione, che colpisce soprattutto i settori più vulnerabili che loro dicono di difendere”.

Il messaggio è stato registrato nel Salone Bianco della sede del governo, alla presenza del ministro dell’Economia, Luis Caputo, del suo vice José Luis Daza, del presidente della Banca Centrale, Santiago Bausili, e del suo vice Vladimir Werning.

L’annuncio arriva dopo il veto presidenziale, la settimana scorsa, di tre leggi: quella sugli aumenti pensionistici, quella che ripristina la moratoria previdenziale e quella che dichiara l’emergenza disabilità.

Inoltre, la Camera dei Deputati ha approvato progetti di finanziamento universitario e di emergenza pediatrica che ora dovranno essere esaminati dal Senato.

Nel frattempo, in Parlamento prosegue il dibattito su altre iniziative che inaspriscono i rapporti con la Casa Rosada, come la distribuzione automatica dei contributi del Tesoro nazionale (distribuzione, secondo criteri prestabiliti e senza bisogno di decisioni caso per caso, dei fondi che il governo nazionale trasferisce alle Province), modifiche all’imposta sui carburanti e la dichiarazione di emergenza per il settore della scienza e tecnologia.