BUENOS AIRES – Sarà una “visita di cortesia”, che ci fa capire che la luna di miele politica tra Javier Milei e Giorgia Meloni continua. Il prossimo 13 dicembre, il capo di Stato argentino andrà in Italia su invito della presidente del Consiglio italiana, per partecipare a eventi organizzati dal partito di quest’ultima, Fratelli d’Italia.
Già durante l’incontro del 20 novembre scorso a Buenos Aires è stata sottolineata la forte affinità ideologica rispetto ai valori.
“Ci ritroviamo con due amministrazioni con molte affinità” ha dichiarato in quell’occasione Milei, riconoscendo “l’opportunità storica di stringere i legami che ci uniscono per costruire una relazione speciale tra le nostre nazioni, non solo per i vincoli passati […], ma anche per i valori condivisi […]. Noi difendiamo con fervore il libero commercio, il buon senso e la proprietà privata”.
Meloni ha definito “un uomo coraggioso, un amico, un amico dell’Italia”.
Al tempo stesso, è indubitabile che i loro governi differiscano per il ruolo dato alla ruolo dello Stato e alle politiche di Welfare. Se quella di Milei è una destra ultraliberista, affine alle posizioni di Donald Trump e Jair Bolsonaro, quella di Meloni resta pur sempre una destra sociale, figlia del Movimento Sociale Italiano (poi Destra Nazionale), nelle cui formazioni giovanili è cresciuta politicamente la presidente del Consiglio.
Il primo incontro tra i due ha avuto luogo lo scorso febbraio, sempre a Roma; poi c’è stato un viaggio di Milei in Italia per partecipare al G7, a cui è seguito un altro incontro a New York, in occasione di un’assemblea dell’Onu.
Per l’Italia si tratta di riaffermare una politica estera per l’America Latina, iniziando dal Paese più affine, l’Argentina, come ribadito dalla stessa Meloni a novembre e, prima ancora, dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Da parte di Milei pare emergere un forte interesse a posizionarsi come referente politico per l’Italia e, in generale, per i politici conservatori occidentali, come testimonia il suo intevento programmato (con il discorso di chiusura) alla Conferencia de Acción Política Conservadora che si svolgerà il 4 dicembre a Buenos Aires. Prevista anche la partecipazione dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, Santiago Abascal (presidente di Vox Spagna), Lara Yunasca (nuora di Trump e presidente del Comitato Nazionale Repubblicano negli Usa), i ministri argentini Luis Caputo e Patricia Bullrich.