MOSCA – L’ex ministro russo dei Trasporti Roman Starovoit, licenziato formalmente lunedì per decisione diretta di Vladimir Putin, è stato trovato morto con un colpo d’arma da fuoco all’interno della sua auto nel distretto di Odintsovo, nella regione di Mosca. Gli inquirenti e i media russi hanno indicato come principale ipotesi della morte di Starovoit quella del suicidio.

Accanto al corpo è stata trovata una pistola d’onore Makarov. Secondo l’autorevole quotidiano economico Kommersant, Starovoit era coinvolto in un’inchiesta per corruzione relativa alla costruzione di strutture difensive nella regione di Kursk, di cui era stato governatore per oltre cinque anni, fino al maggio del 2024.

“Gli imputati nel caso del furto di almeno un miliardo di rubli stanziati per la costruzione di strutture protettive al confine con l’Ucraina hanno testimoniato contro di lui”, scrive il giornale russo.

Quello di Starovoit è l’ultimo di una serie di decessi di alti funzionari e top manager russi avvenuti in circostanze misteriose o comunque rapidamente archiviati dalle autorità come suicidi. Pochi giorni fa il vicepresidente della Transneft, la compagnia statale russa di oleodotti, Andrei Badalov, è stato trovato morto a Mosca in quello che la stampa ufficiale ha classificato immediatamente come un suicidio. 

“Il corpo di Badalov è stato trovato per strada sotto le finestre di casa sua. La causa preliminare della morte è il suicidio”, ha dichiarato una fonte citata dall’agenzia di stampa Tass, a indagini in corso. Badalov, 62 anni, ricopriva la carica di vicepresidente di Transneft, la società che possiede il più grande sistema di oleodotti del mondo, con una rete che si estende per quasi 50.000 chilometri. Amministratore delegato dell’azienda è Alexander Novak, vice primo ministro russo dal 2020.

Dall’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, diversi uomini d’affari soprattutto del settore energetico e alti funzionari russi sono morti in circostanze misteriose, la maggior parte delle quali sono state dichiarate suicidi avvenuti con modalità simili: una caduta dai loro appartamenti o luoghi di lavoro. 

Nell’aprile 2022, l’ex vicepresidente di Gazprombank, Vladislav Avaev, è stato trovato morto insieme alla moglie e alla figlia. Giorni dopo, i corpi di Serghei Protosenia, dirigente di Novatek, della moglie e della figlia sono stati ritrovati in Spagna. Nello stesso anno, Ravil Maganov, presidente della compagnia petrolifera Lukoil, è morto dopo essere caduto da una finestra dell’ospedale dove era ricoverato.

La morte di Starovoit ha “sconvolto” il Cremlino, “così come ha sconvolto qualunque persona normale”. A dirlo è il portavoce presidenziale Dmitrij Peskov. Putin, ha reso noto Peskov, è stato subito informato della morte dell’ex ministro su cui è stata aperta un’inchiesta, anche se l’ipotesi privilegiata resta quella del suicidio. Al posto di Starovoit è stato nominato quale ministro ad interim il suo vice Andrei Nikitin, che è stato subito ricevuto da Putin.