SYDNEY – Il ministro statale del governo locale, Shelley Hancock, ha rotto i ranghi del governo chiedendo che l’inchiesta  sugli incendi boschivi annunciata dal premier Gladys Berejiklian la scorsa settimana tenga sedute pubbliche. 
“Non penso che sia una buona idea che questa importante indagine si svolga a porte chiuse. Le comunità devono avere la possibilità di esprimersi apertamente riguardo a quanto è successo in una pubblica tribuna”, ha dichiarato Hancock, titolare del collegio della South Coast, che è stata una delle aree più devastate dagli incendi.
Alla richiesta del ministro ha subito fatto eco il leader dell’opposizione Jodi McKay, secondo cui l’inchiesta non deve avere caratteristiche Sydney-centriche e non deve fare affidamento soltanto su documenti scritti ma condurre anche audizioni. 
“Sappiamo di persone che vivono in tende e roulotte e non hanno accesso a un computer. Dovremo cercare di facilitare la loro partecipazione, non renderla più difficile”, ha sostenuto McKay.
L’inchiesta dovrebbe venire avviata in questi giorni e durare per sei mesi, accettando solo contributi scritti alla discussione.