MINNEAPOLIS - Lo shock, il terrore, la morte, il dolore. Per l’ennesima volta negli Stati Uniti la vita di almeno due bambini è stata stroncata dalle armi, a scuola, a tre giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico.
L’Fbi ha annunciato che considera la sparatoria come terrorismo e “crimine d’odio contro i cattolici”. Lo ha detto il direttore dell’Agenzia, Kash Patel.
Robin Westman, il ventitreenne che ha ucciso due bambini e ferito 17 persone nella chiesa di una scuola cattolica di Minneapolis, si identificava come transgender. Lo riferiscono i principali organi di stampa americani citando i social media del ragazzo. A 17 anni aveva chiesto l’autorizzazione di cambiare il nome da Robert a Robin, perché “la minore si identifica come femmina e desidera che il suo nome rifletta tale identificazione”, come si legge nella richiesta ufficiale.
Il killer ha lasciato dei video online con scritte che fanno riferimento al suicidio, “pensieri e idee estremamente violenti”, una lettera di scuse alla famiglia e uno schizzo manoscritto della disposizione interna di una chiesa. In un altro video inquietante - che si ritiene sia stato pubblicato da lui - mostra le scritte “uccidi Donald Trump” e “per i bambini” scarabocchiate su riviste specializzate in armi.
Altri ancora pubblicati su YouTube mostrano diverse armi, tra cui un fucile semiautomatico e uno a pompa, e rivelano un’ossessione per gli autori di stragi, tra cui l’assassino di Sandy Hook, Adam Lanza. La polizia sta indagando per stabilire se i filmati, condivisi online poche ore prima della sparatoria, siano collegati al killer.
E per l’ennesima volta i media hanno riportato la sparatoria minuto per minuto, la politica ha condannato un “atto orribile”, le forze dell’ordine sono state dispiegate in massa. Tutto fino alla prossima strage, perché l’insensata ondata di violenza negli Stati Uniti sembra non fermarsi mai. Il teatro della nuova sparatoria è stata la scuola cattolica dell’Annunciazione, a Minneapolis, che accoglie bambini dalla materna alle medie.
In particolare la chiesa del complesso scolastico dove, alle 8.30 di mattina, gli alunni e gli insegnanti erano riuniti per partecipare alla messa prima dell’inizio delle lezioni. Un momento di serenità e raccoglimento, improvvisamente interrotto dal rumore assordante di decine di spari che provenivano da fuori. Il killer, un ventenne vestito di nero, ha colpito con un fucile e due pistole, facendo fuoco attraverso le finestre della chiesa, poiché non è riuscito ad entrare. Ha colpito bambini al collo e alla schiena, hanno raccontato scioccati i testimoni.
Due di loro sono morti, mentre erano seduti ai banchi e assistevano alla messa, a soli 8 e 10 anni. Altri 14 sono stati feriti e almeno sette sono in gravi condizioni. Hanno un’età che va dai 6 ai 14 anni. Colpiti anche tre adulti che sono stati ricoverati in ospedale. “Sono stata felice di vedere i bambini uscire illesi e salvi, ma solo l’espressione sui loro volti, le urla delle mamme che non sapevano dove fossero i loro figli”, ha raccontato una testimone ai media. “Un atto deliberato di violenza contro bambini innocenti”, l’ha definito la polizia. Dopo aver compiuto la strage il killer, che aveva con sé anche una specie di fuoco d’artificio artigianale per creare fumo probabilmente, si è suicidato.
Donald Trump ha chiamato il governatore del Minnesota ed ex avversario, Tim Walz. Una “tragica sparatoria, preghiamo per le persone coinvolte”, ha detto il presidente americano. “Prego per i nostri ragazzi e insegnanti, la cui prima settimana di scuola è stata rovinata da questo orribile atto di violenza”, ha scritto su X il democratico.
“Non è possibile esprimere a parole la gravità, la tragedia o il dolore assoluto di questo momento”, ha dichiarato in una conferenza stampa, il sindaco di Minneapolis, Jacob Frey, visibilmente provato dall’ennesimo atto di violenza nella città dove, solo qualche ora prima, c’era stata una sparatoria nella quale erano rimaste ferite sette persone. Dolore e vicinanza alle famiglie toccate dalla tragedia è stato espresso anche dalla senatrice dem del Minnesota, Amy Klobuchar.