SYDNEY - Le proteste coincidono con il primo anniversario dei sanguinosi attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre dello scorso anno, incursioni che provocarono la morte di oltre 1.200 israeliani.

"Nell’anniversario del 7 ottobre, la mia opinione è che manchi di compassione l’organizzare una protesta in questo giorno", ha detto Minns ospite di Sky News.

Il Palestine Action Group ha tenuto ieri una manifestazione nel centro di Sydney e ha programmato per oggi una veglia sui gradini del municipio della capitale, nonostante che la polizia avesse chiesto alla Corte Suprema del NSW di fermare l’evento, per poi raggiungere un accordo di compromesso con gli organizzatori. 

Dal canto loro, le autorità di polizia non hanno rilasciato un permesso per lo svolgimento del corteo di oggi per le strade del centro, una decisione approvata dal premier che sostiene che la sicurezza del pubblico ha la priorità nel mezzo della crescente ondata di antisemitismo.

“Date le circostanze, penso che la maggior parte delle persone concorderebbe sul fatto che non faremo molto contro la violenza in Medio Oriente da Sydney e dobbiamo fare di tutto per prevenire questo tipo di violenza a Sydney”.

“Sono stato molto chiaro e non tollererò potenziali scontri o violazioni della legge, oltre ad aver reso noto che la polizia dispone di tattiche e risorse per garantire la sicurezza del pubblico”.

Minns ha anche espresso la sua preoccupazione per la crescente razionalizzazione e giustificazione data alle espressioni di antisemitismo in seguito agli attacchi del 7 ottobre, ripetendo che la polizia sanzionerà ogni aggressione antisemita avvalendosi delle leggi statali e federali che puniscono il reato di incitazione all’odio.

“Chiarirò al di la di ogni possibile dubbio che le leggi del NSW verranno applicate, abbiamo leggi limitative nello stato, sono concepite specificamente in modo da non avere un largo sconvolgimento sociale”.

Nelle precendenti manifestazioni anti Israele erano stati esibiti bandiere e simboli di Hezbollah, partito libanese classificato in Australia come un’organizzazione terroristica. In occasione delle proteste di questo fine settimana la bandiere incriminate sono state marginalmente alterate in modo da non poter essere tecnicamente ricondotte al gruppo dichiarato fuorilegge.

“In alcuni di questi cortei mi hanno particolarmente preoccupato le persone con questa sfacciata propaganda antisemita che camminano per le strade praticamente impunite", ha detto Minns.