Un articolo di Haiden, Shubh, Leonard e Lucas, studenti dell'Anno 11 del Kelvin Grove State College
BRISBANE – Recentemente abbiamo avuto il privilegio di partecipare al programma di Work Experience a Casa Serena, il centro di sollievo - respite centre - del Co.As.It. a Stafford Heights.
Questa opportunità unica ci ha permesso non solo di avvicinarci alla comunità, ma anche di usare l’italiano per comunicare con i clienti. Il legame con la comunità si è rafforzato ancora di più grazie a persone come Giovanna Amatruda, dell’Italian Language Centre, e a tutto il gruppo del Co.As.It., che lavora con grande passione e dedizione.
Per tutta la settimana abbiamo affiancato il personale di Casa Serena e abbiamo imparato molto sull’organizzazione quotidiana del centro, aiutando il personale a servire i pasti e a gestire le attività offerte agli anziani.
La parte migliore dell’esperienza è stata decisamente la nostra partecipazione ai giochi, come le carte, la tombola e le bocce.
Haiden è diventato rapidamente il preferito di tutti nel gioco della tombola, per il suo essere “non troppo veloce e non troppo lento” nel leggere i numeri. Ma è stato apprezzato ancora di più per il suo talento nel suonare classici della canzone italiana come L’italiano, Bella Ciao e Volare, con la sua viola. La sua prima esibizione è stata gradita a tal punto da diventare un appuntamento fisso e molto atteso ogni mattina.
Lucas, invece, si è inserito perfettamente nel gruppo degli anziani “brontoloni”, sorprendendo tutti per la sua approfondita conoscenza dei vari tipi di pasta e per i racconti sulla sua famiglia di origine italiana. Il suo soprannome, “piccolino” o “little one” è rimasto subito impresso nella mente di tutti i presenti.
Lucas era sempre allegro, e faceva di tutto per avviare delle conversazioni interessanti.
Leonard, non solo era il miglior giocatore di bocce del gruppo, ma è diventato ben presto anche una forza a giocare a carte. Quando non era impegnato in altre mansioni, si univa ai migliori giocatori di Briscola per dominare il tavolo da gioco.
I suoi esperti avversari hanno detto di non aver mai visto niente del genere e hanno dovuto impegnarsi molto in quella che è stata la loro prima vera sfida in decenni.
Shubh non era molto bravo né a carte né a bocce, ma sicuramente è stato un campione di persistenza, uno dei valori che definiscono la scuola Kelvin Grove State College. Il sorriso sempre sulle labbra, nonostante a volte incontrasse qualche intoppo.
Gli anziani erano sempre felici di parlare con lui, e si sono spesso complimentati per il suo ottimo italiano e per i suoi bellissimi origami.
Tutti noi abbiamo stretto dei legami significativi con questa vivace comunità e anche la nostra amicizia ne è uscita rafforzata.
Grazie all’incredibile personale del Co.As.It. e ai suoi assistiti abbiamo creato un ponte tra diverse generazioni, culture e personalità, e vissuto un’esperienza fantastica.
Speriamo di rivedervi presto!