MELBOURNE – Affiancato dalla compagna Vanessa Scammell, un evidentemente sollevato McLachlan ha detto che avrà molto più da dire sul caso ai primi del prossimo anno, aggiungendo che con il Natale alle porte preferisce continuare il silenzio stampa: “Abbiamo mantenuto un dignitoso e rispettoso silenzio per quasi tre anni – ha detto fuori dall’ufficio del suo legale – riponendo la nostra fiducia nel sistema giudiziario”.

Ora i legali dell’attore, vincitore del Gold Logie, e famoso per i ruoli interpretati nelle serie di successo, Home and Away e Neighbours, potranno riprendere la causa per diffamazione da 6,5 milioni di dollari, intentata contro i quotidiani del gruppo Nine e l’ABC per la pubblicazione di “false accuse di abusi sessuali”, mentre i canali televisivi commerciali si preparano a darsi battaglia a suon di dollari per la prima intervista post-assoluzione con McLachlan, per la quale potrebbe incassare, in base a indiscrezioni, fino a $200.000.

I legali di McLachlan hanno iniziato la causa per diffamazione dopo la pubblicazione delle accuse mosse nei suoi confronti dalla cointerprete del Rocky Horror Show, Christie Whelan Browne, nel 2018, e doveva approdare in Tribunale nel 2019, quando l’attore è stato incriminato di molestie sessuali dalla polizia del Victoria. Il procedimento è stato quindi aggiornato fino alla fine del caso penale.

Nell’emettere il verdetto assolutivo per tutti i 13 capi d’accusa, la giudice, Belinda Wallington, ha espresso critiche nei confronti dell’avvocato penalista dell’attore, Stuart Littlemore, per aver posto domande “inappropriate” alle quattro donne che avevano denunciato McLachlan, che ha definito “coraggiose e oneste”, aggiungendo che “perpetravano stereotipi superati e inaccettabili”, e che se il procedimento fosse stato celebrato in base alle leggi sul ‘consenso’, in vigore attualmente, e non quelle precedenti, il verdetto sarebbe stato diametralmente diverso.