MONTEVIDEO - L’accordo tra il Mercosur e l’Unione Europea sembra sempre più vicino e, dopo un quarto di secolo di trattative, finalmente è stato firmato il testo di un trattato, durante il vertice del Consiglio Comune del Sud in Uruguay.
Argentina, Bolivia, Brasile, Paraguay e Uruguay hanno agito in unanimità a favore dell’accordo, dopo aver confermato le proprie condizioni sul testo attuale.
Il presidente uscente dell’Uruguay, Luis Lacalle Pou, in rappresentanza dei Paesi del Mercosur, ha annunciato il momento della firma.
“Prima di tutto voglio chiarire che non si tratta solo di uno scambio commerciale, anche se lo è, e forse in modo più importante per le nostre economie più piccole, ma ci sono delle connessioni con l’Europa che ci legano oltre questo, e dobbiamo apprezzarlo”, ha detto Lacalle Pou, che ha anche commentato le diverse posizioni dei presidenti del Mercosur riguardo al patto. “Santiago Peña ha detto che non è completamente soddisfatto, ma è entusiasta; Lula da Silva ha definito questa una giornata storica; e Javier Milei considera questo momento come qualcosa di trascendentale”, ha sottolineato il presidente uruguaiano, riferendosi rispettivamente ai suoi omologhi di Paraguay, Brasile e Argentina.
Nonostante l’ottimismo mostrato dai membri del Mercosur, che suggerisce sia possibile una ratifica dell’accordo, per approvare il trattato di libero scambio resta ancora un lungo percorso da fare, per raggiungere il consenso anche tra tutti i Paesi dell’Unione Europea.
Da parte sua, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha evidenziato l’importanza dell’accordo economico con il suo messaggio ufficiale: “Abbiamo concluso le negoziazioni per l’accordo tra Ue e Mercosur. Questo segna l'inizio di una nuova storia”, ha dichiarato, pur riconoscendo che la ratifica dipende ancora dall’approvazione di tutti i membri della Ue. “Non vedo l’ora di discuterne con i paesi della Ue. Questo accordo funzionerà per le persone e per le imprese. Più posti di lavoro, più scelte, prosperità condivisa”, ha assicurato, nonostante le opposizioni di alcuni Paesi.
Il trattato creerebbe la più grande zona di libero scambio del pianeta. Attualmente, la Ue esporta beni per 45 miliardi di euro e servizi per 23 miliardi di euro verso il mercato di 260 milioni di consumatori del Mercosur. Inoltre, il blocco europeo è destinazione del 14% delle esportazioni del Mercosur, pari a circa 43 miliardi di euro, mentre il 20% delle importazioni regionali proviene dall’Europa. Nel 2023, il commercio tra i due blocchi ha raggiunto quasi 110 miliardi di dollari.
Sebbene venga presentato come vantaggioso per i cittadini e le imprese, comporta rischi significativi dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, rischi che potrebbero portare alcuni paesi della Ue a rifiutarlo, in particolare per le pressioni degli agricoltori. L’annuncio dell’accordo, infatti, ha suscitato le critiche dei settori agricoli di quasi tutta Europa.
“Agli agricoltori: vi abbiamo ascoltato, preso in considerazione le vostre preoccupazioni e agito di conseguenza – ha scritto Von Der Leyen su X –. Questo accordo include solide salvaguardie per proteggere i vostri mezzi di sussistenza. Questo accordo è una vittoria per l’Europa. 30.000 piccole imprese europee stanno già esportando nel Mercosur. Molte altre seguiranno. L’accordo Ue-Mercosur riflette i nostri valori e il nostro impegno per l’azione climatica”.
Le lamentele degli agricoltori si concentrano principalmente sul fatto che, negli ultimi decenni, sono stati costretti ad adeguarsi a regolamenti sempre più severi per la produzione alimentare, condizioni costose, che però non vengono applicate ai prodotti provenienti dai Paesi del Mercosur. Per questo gli operatori temono che l’accordo favorisca la concorrenza sleale.
Fin da subito, la Francia è stata una delle nazioni che si è mostrata contraria ad aprire il mercato europeo alle importazioni latinoamericane. Nelle ultime ore, anche il governo italiano ha annunciato che non firmerà l’accordo senza modifiche.
Il messaggio da Palazzo Chigi è chiaro: “Pur confermando che il rafforzamento delle relazioni con i paesi del Mercosur debba continuare a rappresentare una priorità strategica per l’Unione Europea e per l’Italia, sia a livello politico che economico e industriale, il governo italiano ritiene che non sussistano le condizioni per sottoscrivere l’attuale testo dell’accordo di associazione tra Ue e Mercosur, e che la firma possa avvenire solo a condizione di adeguate tutele e compensazioni in caso di squilibri per il settore agricolo”, ha dichiarato il governo di Giorgia Meloni, facendo riferimento alle preoccupazioni del settore sulla concorrenza con produttori sudamericani.
“In primo luogo, va garantito che le normative europee sui controlli veterinari e fitosanitari siano pienamente rispettate, e che i prodotti che entrano nel mercato interno rispettino i nostri standard di protezione dei consumatori e di controllo qualità. Inoltre, è necessario un impegno fermo da parte della Commissione per monitorare costantemente i rischi di perturbazioni del mercato e, in caso di necessità, attivare un sistema di compensazione rapido ed efficace”, specifica il comunicato del governo italiano.