WASHINGTON - L’attentato è avvenuto poco dopo mezzogiorno, ora locale, e ha interrotto il tour nazionale che Kirk aveva chiamato “The American Comeback Tour”.

Il governatore dello Utah, Spencer Cox, ha definito l’accaduto “un assassinio politico” e ha promesso che il responsabile sarà perseguito con la massima severità, ricordando che lo Utah prevede ancora la pena di morte. La polizia ha già arrestato un sospetto, che sembra si fosse appostato su un tetto a duecento metri di distanza, mentre le indagini proseguono per chiarire dinamica e movente. Le immagini mostrano Kirk colpito al petto mentre parlava al microfono, sotto un tendone, davanti a centinaia di studenti.

Donald Trump, che ha ordinato bandiere a mezz’asta per una settimana, ha definito Kirk “un amico leale e un patriota che ha dato voce a milioni di giovani americani”. Kirk, 31 anni, era il fondatore di Turning Point USA, aveva milioni di follower online e un seguitissimo podcast politico, considerato decisivo nel mobilitare il voto giovanile per Trump alle ultime presidenziali.

L’omicidio di Kirk giunge in un clima politico sempre più incandescente negli Stati Uniti, con la violenza che sembra colpire in modo crescente figure pubbliche e cittadini comuni. Solo pochi giorni fa, il Paese è rimasto sconvolto nell’apprendere, peraltro tardivamente, del brutale assassinio della rifugiata ucraina Iryna Zarutska, 23 anni, sgozzata in un treno in Carolina del Nord da un uomo con precedenti penali e disturbi mentali, rilasciato senza il pagamento della cauzione pochi mesi prima.

L’episodio ha alimentato il dibattito sulla sicurezza pubblica e sulla gestione dei recidivi, con Trump che ha chiesto la pena capitale per l’assassino, accusando le politiche permissive di molti Stati di mettere a rischio la vita di innocenti. Per i Repubblicani, questi fatti dimostrano come la violenza e il caos urbano siano conseguenze di un approccio lassista alla criminalità da parte delle amministrazioni progressiste.

Gli Stati Uniti si trovano così di fronte a una spirale di tensione: da un lato, l’escalation di attacchi contro personalità conservatrici e civili, dall’altro, la crescente polarizzazione politica e sociale che rende sempre più difficile trovare un terreno comune. La morte di Kirk rischia di diventare un punto di non ritorno nel dibattito nazionale, accendendo ulteriormente il confronto su sicurezza, pena di morte e libertà di parola nei campus universitari.