TREVISO - In Italia, dopo i primi due casi sospetti in Toscana e Calabria, si è registrato il primo decesso di una persona di Treviso, al rientro da un viaggio a Kinshasa, con sintomi assimilabili alla malattia misteriosa che sta flagellando il Congo.
Dalle prime informazioni raccolte dalla Aulss2 Veneto, hanno spiegato in una nota congiunta il ministero della Salute e l'Istituto superiore di sanità (Iss), il paziente non avrebbe avuto alcun contatto con personale sanitario né si sarebbe mai recato in ospedale dall'insorgenza dei sintomi fino al loro peggioramento. Non risulta che abbia seguito alcuna terapia farmacologica.
La Regione Veneto, come da protocollo, ha già attivato in forma precauzionale le necessarie misure di sorveglianza sanitaria, e ministero e Iss ricordano che i precedenti casi di pazienti provenienti dal Congo con sintomi compatibili sono guariti e stati dimessi.
Da parte sua, la Regione Veneto ha reso noto che il caso sospetto di morte per febbre con emorragia riguarda una persona di 55 anni, rientrata di recente da un viaggio in Congo. È stato disposto l’isolamento fiduciario domiciliare per l’unico contatto noto.
Intanto, il ministero della Sanità del Congo ha comunicato che la malattia che circola nella regione sarebbe “un caso di malaria grave, sotto forma di malattia respiratoria, con indebolimento da malnutrizione”.
Le autorità locali hanno affermato che la malattia ha ucciso 143 persone nella provincia sudoccidentale di Kwango a novembre e sono 592 i casi registrati da ottobre con un tasso di mortalità del 6.2%.