ALCANIZ (SPAGNA) - La seconda sinfonia di Franco Morbidelli arriva ad Aragon, dove mai nessun italiano era riuscito a imporsi nella classe regina.

Nel GP di Teruel arriva il bis stagionale per il venticinquenne di Roma che e’ semplicemente perfetto a guidare il ritmo, tagliando il traguardo davanti a una super Suzuki, guidata da Alex Rins e Joan Mir.

‘Morbido’ riapre prepotentemente anche i giochi per il Mondiale, nonostante la leadership di Mir si sia fortificata quest’oggi: “E’ stata forse la gara piu’ bella della mia vita - le emozioni del vincitore - Sono partito forte, ma dopo che e’ caduto Nakagami mi sono detto di dare tutto fino alla fine. Credevo molto nella durata delle gomme, alla fine ero un po’ in difficolta’ ma anche gli altri a quanto pare. Questa vittoria l’abbiamo costruita col team, capendo cosa si sarebbe potuto fare per migliorare ancora”.

Primo posto nella classifica piloti rafforzato dunque per Mir, complice una gara piuttosto negativa di Fabio Quartararo, ottavo ma mai in lotta per il podio. Il francese, oltre a guardare avanti, deve dare un occhio anche allo specchietto retrovisore.

“Sinceramente oggi dare di piu’ sarebbe stato troppo - racconta Mir - abbiamo fatto un’ottima gara. Non sono riuscito a recuperare la distanza da Morbidelli e Rins, ho dato il 100%. Un altro podio e’ un bellissimo risultato, soprattutto dalla dodicesima posizione in griglia”.

Secondo, appunto, Alex Rins che ci tiene a tessere le lodi a Morbidelli: “Ha un potenziale altissimo e lo ha dimostrato”.

Nessuna sorpresa da parte di Andrea Dovizioso, che chiude il suo GP come lo aveva iniziato: nell’anonimato. Tredicesima piazza e lotta per il Mondiale che si allontana: “Ha senso parlare solo di velocita’, cosa che non ho - tuona il forlivese - Non e’ una questione di motivazione: e’ brutto correre cosi’, quando non ti puoi giocare certe posizioni come il podio. Questo mi scoccia parecchio”.

La Ducati riesce a piazzare Johann Zarco in quinta piazza e Danilo Petrucci in decima, mentre e’ costretto al ritiro Francesco Bagnaia per un problema tecnico.

In Moto3 arriva il successo di Jaume Masia, nessun italiano sul podio (Vietti quinto) e Albert Arenas che rimane al comando del campionato.

Cambia invece il leader della Moto2: terza vittoria consecutiva, davanti a Di Giannantonio e Bastianini, per Sam Lowes che vola in testa.

Il motomondiale ritorna in pista a Valencia dal 6 novembre con il Gran Premio d’Europa.

ORDINE D’ARRIVO

1. Franco Morbidelli (Ita) Yamaha     in 41’47”652

2. Alex Rins (Esp) Suzuki     a 2”205

3. Joan Mir (Esp) Suzuki     5”376

4. Pol Espargaro (Esp) Ktm     10”299

5. Johann Zarco (Fra) Ducati     12”915

6. Miguel Oliveira (Por) Ktm     12”953

7. Maverick Vinales (Esp) Yamaha     14”262

8. Fabio Quartararo (Fra) Yamaha     14”720

9. Iker Lecuona (Esp) Ktm     17”17

10. Danilo Petrucci (Ita) Ducati     19”519

MONDIALE PILOTI

1. Joan Mir (Esp)     pt 137

2. Fabio Quartararo (Fra)     123

3. Maverick Vinales (Esp)     118

4. Franco Morbidelli (Ita)     112

5. Andrea Dovizioso (Ita)     109

6. Alex Rins (Esp)     105

7. Takaaki Nakagami (Jpn)     92

8. Pol Espargaro (Esp)     90

9. Jack Miller (Aus)     82

10. Miguel Oliveira (Por)     79

MONDIALE COSTRUTTORI

1. Yamaha     pt 208

2. Ducati     171

3. Suzuki     163

4. Ktm     143

5. Honda     117

6. Aprilia     36