CANBERRA – Si tratta di un’azione simbolica, che non ha alcuna conseguenza diretta sulla sua carica, ma si tratta, comunque, di una mossa inusitata, utilizzata raramente dall’opposizione, alla quale la settimana scorsa si sono uniti verdi e indipendenti.
La mozione, presentata dalla capogruppo laburista al Senato, Penny Wong, sosteneva che il governo federale, responsabile per i finanziamenti e i regolamenti delle strutture per anziani, non è stato in grado di proteggere i residenti delle case di cura e di riposo dai contagi da Covid-19, ignorando il rapporto ad interim della Commissione reale d’inchiesta sull’assistenza agli anziani; gli avvertimenti di esperti e sindacati e quelli dalle prime strutture dove si è diffuso il contagio: Dorothy Henderson Lodge e Newmarch House, nel NSW.
Il governo australiano – si legge nella mozione – non ha prodotto un piano d’emergenza per strutture per anziani, dove sono deceduti più di 450 residenti a causa della pandemia, nonostante la Commissione reale d’Inchiesta avesse evidenziato che un intervento rapido avrebbe evitato disagi e sofferenze.
“È per questo - ha detto la capogruppo laburista – che censuriamo il ministro, per non essere stato in grado di relazionare i dati più basici e tragici sui residenti delle strutture per anziani (alla recente audizione della Commissione Covid.19, ndr); per aver descritto la sua gestione dei servizi per anziani un punto di riferimento; per aver liquidato i decessi come una ‘funzione’ dei servizi per anziani; per non essersi assunto responsabilità per la devastante crisi nel sistema, che ha provocato morti, sofferenze e traumi in persone vulnerabili e i loro familiari”.
La mozione è stata approvata con 25 sì e 21 no.
Ricordando che primi ministri (il liberale John Howard, e il laburista Paul Keating, ndr) e ministri (i laburisti Garthe Evans e Graham Richardson, che ha descritto come un suo grande amico, ndr), sono stati censurati dal Senato, il capo del governo, Scott Morrison, ha continuato a difendere l’operato di Colbeck.
Il ministro è responsabile delle Politiche della terza età dalle ultime elezioni, quindi dopo che le strutture per anziani, sono diventate oggetto della Commissione reale d’inchiesta, ma lo era quando ha presentato il rapporto ad interim, intitolato ‘negligenza’, che denunciava malnutrizione, aggressioni, malamministrazione, carenze di personale.
Colbeck non è personalmente responsabile per la crisi nel settore, con tanti primi ministri che negli anni hanno considerato le Politiche della terza età come un ministero secondario (Tony Abbott non aveva neanche un ministro responsabile, ndr), ma non si è certo aiutato con le sue performance con i media, talmente mediocri da costringere il ministro della Sanità, Greg Hunt di rispondere alle domande dei giornalisti al suo posto.
Il rapporto finale della Commissione reale d’inchiesta solleciterà una vasta riforma delle strutture per anziani, che probabilmente, non riguarderà Colbeck, perchè, in base alle voci che circolano a Canberra, non sopravviverà al prossimo rimpasto ministeriale a dicembre, con l’uscita di scena del capogruppo del governo al Senato e ministro delle Finanze, uscente, Mathias Cormann.