WASHINGTON - Dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, Elon Musk di nuovo a ruota libera su X. Agli Usa e al presidente eletto ha dedicato un messaggio che sa di categorico: “Se queste elezioni non fossero state vinte da Donald Trump, la civiltà sarebbe andata perduta”.  

Un secondo post che ha fatto scalpore è legato a un sondaggio lanciato attraverso il canale social di sua proprietà: “L’America dovrebbe liberare il popolo britannico dal suo tirannico governo?”. Per la cronaca, il 68,5% degli oltre 230 mila votanti ha risposto “Si”. Interpellato sul punto, il premir Keir Starmer si è rifiutato di commentare il sondaggio.  

Resta che, negli ultimi giorni, il patron di Tesla e Space X ha sparato ad alzo zero sulla politica britannica, prendendo di mira tanto Keir Starmer, quanto il leader populista Nigel Farage. Del fondatore di Reform Uk, ha detto ieri che “non ha le carte in regola” per essere il leader del partito. Musk ha accusato Starmer di essere “complice dello stupro della Gran Bretagna”. 

Non è chiaro cosa abbia spinto Musk, che ha twittato numerose volte di recente sulla politica del Regno Unito, a cambiare idea su Farage, che ha incontrato alcune settimane fa nella casa in Florida del presidente eletto degli Stati Uniti, di cui è molto amico.  

Stando allo stesso leader di opposizione britannico, il voltafaccia potrebbe essere stato dovuto a un disaccordo su Tommy Robinson, l’agitatore anti-Islam di estrema destra incarcerato, che Musk ha definito un prigioniero politico, ma che Farage condanna. “Beh, questa è una sorpresa!”, ha scritto Farage su X dopo il tweet di Musk. “Elon è un individuo straordinario, ma su questo temo di non essere d’accordo. La mia opinione rimane che Tommy Robinson non sia adatto per la riforma e non tradisco mai i miei principi”. 

Sugli interventi di Musk, soprattutto quando chiamano in causa la politica interna nel Regno Unito e in Germania, si è espresso il primo ministro norvegese: “Trovo preoccupante che un uomo con un enorme accesso ai social media e grandi risorse finanziarie sia così direttamente coinvolto negli affari interni di altri Paesi. Non è così che dovrebbe essere tra democrazie e alleati - ha dichiarato Jonas Gahr Store, parlando alla tv pubblica Nrk -. Se dovesse succedere in Norvegia, spero e presumo che un ambiente politico norvegese unito lo metterebbe in guardia e ne prenderebbe le distanze”. 

Un avvertimento ben chiaro a Musk è arrivato dal portavoce della Commissione Europea, che ha risposto a una domanda sugli interventi del multimiliardario e sul fatto che ospiterà la leader di Afd su X.

“Elezioni libere ed eque sono al centro delle nostre democrazie. Ai sensi del Digital Services Act (Dsa), le grandi piattaforme online devono analizzare e mitigare i potenziali rischi provenienti da diverse aree, inclusi i rischi per i processi elettorali e il discorso civico. Ora, questo include l’obbligo di analizzare e mitigare i rischi derivanti da qualsiasi trattamento preferenziale o visibilità data ai contenuti su una determinata piattaforma, inclusi i contenuti del signor Musk sulla sua stessa piattaforma. La Commissione ha già avviato un procedimento interno contro X a dicembre dell’anno scorso. Ciò include la sospetta violazione in aree relative alla gestione dei rischi sul discorso civico e sui processi elettorali. I servizi della Commissione, insieme al coordinatore dei servizi digitali tedeschi, con due organizzazioni della società civile e con grandi piattaforme tra cui X, ospiteranno una tavola rotonda il 24 gennaio, prima delle elezioni tedesche, per discutere dei rischi di queste elezioni”, ha aggiunto. 

“Al centro del nostro Digital Services Act c’è la libertà di espressione. Al signor Musk è consentito esprimere le sue opinioni personali e le sue opinioni politiche nella Ue. Per quel che riguarda il Digital Services Act, quando hai una piattaforma, devi assicurarti che operi entro i limiti legali e che non venga utilizzata in modo improprio. Questo è ciò che puoi fare nella Ue e siamo sempre stati molto chiari su questo. Il Dsa non censura alcun tipo di contenuto. Sei libero di esprimere le tue opinioni, ma ci sono alcuni limiti a questo,  specialmente quando la piattaforma viene utilizzata in modo improprio in tale contesto”, ha spiegato. 

“Uno streaming live, in linea di principio, non è proibito dal Dsa. Il punto è quanto verrà spinto o potenziato questo streaming. Ed è ciò che la Commissione esaminerà”, ha concluso il portavoce.