WASHINGTON – Elon Musk spara a zero sul bilancio di previsione messo a punto dall’amministrazione del presidente Donald Trump e approvato dalla Camera dei rappresentanti il mese scorso, liquidandolo come un “disgustoso abominio”. “Mi dispiace ma non riesco più a stare zitto. Vergogna per chi lo ha votato; sapete di aver fatto una cosa sbagliata, lo sapete”, ha aggiunto.

Il disegno di legge è ora atteso al Senato. Musk, che ha finanziato la campagna elettorale di Trump, ha lasciato il suo incarico al Doge la scorsa settimana. Il magnate ha abbandonato formalmente il ruolo al dipartimento per l’Efficienza governativa dopo un’azione finalizzata alla riduzione dei costi e all’eliminazione degli sprechi.

“[La nuova legge] – dice – aumenterà enormemente il già gigantesco deficit di bilancio a 2,5 trilioni di dollari (!!!) e graverà sui cittadini americani con un debito schiacciante e insostenibile”.

Trump, la scorsa settimana, ha elogiato Musk per la sua azione. Ora, a distanza di pochi giorni, le critiche del magnate. Per la Casa Bianca, però, “non cambia nulla nella posizione di Donald Trump”, come dice la portavoce Karoline Leavitt.

Sembra volgere al termine, quindi, la ‘bromance’ tra il tycoon e il presidente Usa. Già la scorsa settimana, alla vigilia dell’audizione di conferma al Senato, Trump ha silurato a sorpresa la nomina alla guida dell’agenzia spaziale americana di un candidato sponsorizzato personalmente da Elon Musk, di cui è amico e socio in affari.

“Dopo un’attenta revisione dei precedenti legami, ritiro la nomina di Jared Isaacman a capo della Nasa. Annuncerò presto un nuovo candidato che sarà allineato alla missione e metterà l’America al primo posto nello spazio”, ha annunciato The Donald su Truth. Una decisione che ha colto di sorpresa molti operatori del settore e contrariato Musk: “è raro trovare qualcuno così competente e di buon cuore”, ha replicato su X.

La mossa era arrivata all’indomani del congedo dello stesso Musk come capo del Doge, con una cerimonia nello Studio Ovale studiata per proiettare unità e amicizia col Presidente, celando i crescenti dissidi tra i due: dai dazi alla legge di bilancio repubblicana, bocciata dal patron di Tesla perché aumenterà quel debito pubblico che il suo Doge voleva ridurre. Il cambio di cavallo per la Nasa pare una nuova crepa e, secondo alcuni, ha il sapore di una vendetta del Presidente per le recenti bacchettate di Elon. 

I media americani elencano comunque una serie di motivazioni, evocate in parte dal post di Trump. Tra queste, alcune passate donazioni ai dem, benché Isaacman, che si considera un “iper moderato”, abbia versato contributi pure ai repubblicani (oltre che allo stesso presidente). Ma questo potrebbe valere anche per Musk e per lo stesso Trump. Sembrano pesare di più, soprattutto tra alcuni senatori Gop, i legami con il patron di SpaceX e i possibili conflitti di interesse: Isaacman, astronauta commerciale ed ex Ad della società di elaborazione dei pagamenti Shift4, ha volato nello spazio due volte con SpaceX e ha un rapporto stretto con Musk.