WASHINGTON – Elon Musk vuole scommettere altri 100 milioni di dollari su Donald Trump. Il miliardario intende infatti effettuare una maxi-donazione ai gruppi che controllano le attività politiche del Presidente, ovvero quelli che ne sostengono l’agenda.
Il contributo senza precedenti da parte di un membro dello staff della Casa Bianca come Musk arriva mentre le polemiche e le critiche nei confronti del miliardario dilagano all’interno dell’amministrazione e fra i repubblicani. L’uomo più ricco del mondo è nel mirino per i tagli effettuati tramite il suo dipartimento per l’Efficienza del governo che non hanno risparmiato alcun agenzia pubblica, neanche il dipartimento dell’Istruzione assoggettato a una draconiana cura per dimezzare la sua forza lavoro.
Musk è anche accusato da molti di voler perseguire la sua agenda senza consultarsi propriamente con l’amministrazione.
La maxi-donazione ai gruppi fedelissimi del Presidente – Make America Great Again e Securing American Greatness – potrebbe aiutare a placare le tensioni mostrando un Musk pronto a tendere la mano anche ad associazioni che non controlla direttamente. Per sostenere Trump il miliardario si è finora avvalso del suo America Pac, tramite il quale ha speso buona parte dei 250 milioni investiti nella campagna elettorale del 2024. Scommettendo la metà di quanto speso per il voto in gruppi esterni al suo controllo, Musk sembra voler dimostrare di essere pronto a fare quel gioco di squadra che molti gli rimproverano non essere in grado di fare.
Alle critiche pubbliche per i suoi tagli indiscriminati e ai litigi con Steve Bannon – il suo contraltare nel movimento MAGA – si sono di recente aggiunte le indiscrezioni sugli scontri del miliardario con alcuni membri dell’amministrazione, in particolare il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario ai Trasporti Sean Duffy. Ricostruzioni che hanno aumentato la pressione su Musk, costringendo Trump a intervenire.
“Non c’è alcuna tensione nell’amministrazione”, ripete da giorni il Presidente difendendo senza esitazione il suo first buddy, al quale ha promesso di comprare una vettura Tesla in segno di fiducia e per sostenere le azioni del colosso delle auto elettriche a Wall Street.
L’ennesima attestazione di stima di Trump a Musk non smorza comunque i dubbi sulla tenuta del loro rapporto visto che lo scarso gradimento pubblico del miliardario inizia a danneggiare quello del Presidente. “La domanda – osserva il Financial Times – è come Trump si disferà di Musk, non se lo farà”.