WASHINGTON - Alta tensione tra Elon Musk e gli uomini dell’inner circle del presidente eletto, Donald Trump. Lo racconta Axios, secondo cui sarebbe in atto uno scontro tra Musk e Boris Epshteyn, consigliere di alto livello di Trump e uomo molto vicino al neo presidente americano. Le tensioni sarebbero motivate soprattutto dalle nomine del gabinetto della nuova amministrazione.  

Le frizioni tra Musk e Epshteyn, che ha spinto per la nomina di Matt Gaetz come procuratore generale, è emersa pubblicamente la scorsa settimana e segna una rivalità derivante dalla sempre maggiore influenza di Musk sul presidente eletto, scrive Axios.

Musk, che ha sostenuto gli sforzi elettorali di Trump donando almeno 119 milioni di dollari, si è chiesto se Epshteyn abbia avuto troppa influenza nelle scelte di Trump, in particolare per quanto riguarda le principali nomine al Dipartimento di Giustizia.

È quanto hanno rivelato ad Axios tre persone a conoscenza delle conversazioni. Secondo due fonti, Epshteyn si è irritato quando Musk ha messo in dubbio le qualifiche dei suoi candidati.  

Mercoledì scorso, secondo il sito di notizie Usa, ci sarebbe stata un’accesa discussione a tavola di fronte ad altri ospiti del club Mar-a-Lago di Trump. A un certo punto, durante quella che le fonti hanno descritto come una “enorme esplosione”, Musk ha accusato Epshteyn di aver fatto trapelare ai media i dettagli della squadra di transizione di Trump. Epshteyn avrebbe risposto dicendo a Musk che non sapeva di cosa stesse parlando.  

Lo scontro tra Musk ed Epshteyn non è stato una sorpresa per i membri senior dello staff di Trump, che hanno visto le tensioni emergere già durante gli incontri di transizione a Mar-a-Lago, iniziati subito dopo le elezioni del 5 novembre.

Epshteyn, che ha coordinato la difesa legale nei casi penali di Trump, ha avuto un ruolo determinante nelle nomine presidenziali del presidente eletto della scorsa settimana. Nomine che includono Gaetz come procuratore generale e William McGinley come consigliere della Casa Bianca, mentre gli avvocati penalisti di Trump, Todd Blanche ed Emil Bove, sono stati nominati ai massimi incarichi del Dipartimento di Giustizia.  

Allo stesso tempo, Musk ha iniziato a sostenere i suoi favoriti nel governo: sta spingendo affinché il co-presidente della transizione di Trump, Howard Lutnick, venga scelto come segretario del Tesoro al posto del gestore di fondi Scott Bessent, uno dei preferiti di Wall Street che ha incontrato Trump in Florida venerdì, secondo il Wall Street Journal. 

“Bessent è una scelta di business as usual, mentre (Lutnick) metterà in atto un cambiamento – ha scritto Musk su X –. Il business as usual sta portando l’America alla bancarotta”.

Secondo Axios, Musk è molto amato dal vicepresidente eletto JD Vance, dal commentatore conservatore Tucker Carlson e dai familiari di Trump, tra cui i figli Don Jr. ed Eric. La nipote di Trump, Kai Trump, ha pubblicato un post in cui si afferma che Musk ha raggiunto lo “status di zio”, allegando una foto di Kai, Musk e il figlio di Musk su un campo da golf. Ma il coinvolgimento di Musk nel processo di transizione e la sua presenza quasi costante a Mar-a-Lago hanno iniziato a logorare gli uomini della cerchia ristretta di Trump che ritengono che il miliardario sudafricano stia oltrepassando il suo ruolo, ha riferito la NBC questa settimana.