NAPOLI - I due volti della città. In festa con bandiere ai balconi dei palazzi e festoni biancoazzurri per uno scudetto ancora non matematicamente certo, che si mischiano e monumenti illuminati d'azzurro per la partita di questa sera dell'Italia contro l'Inghilterra valida per le qualificazioni agli Europei 2024, e blindata proprio per il match, con rinforzi tra le forze dell'ordine e controlli capillari. Tra ieri e oggi sono attesi oltre duemila tifosi dei Leoni che si spera ammireranno Napoli e non creeranno disordini. 

È ancora fresco il ricordo del 15 marzo scorso, quando la città e il centro storico in particolare furono invasi dei tedeschi dell'Eintracht di Francoforte per la partita di Champions nonostante il divieto del Viminale prima e della Prefettura poi. Scontri, devastazione, agenti feriti e polemiche non ancora finite. Ed oggi è un grande banco di prova. Lunedì c'è stato il Comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza con il quale si è fatto il primo punto sulla situazione e il giorno dopo un incontro con la polizia inglese che ha segnalato le criticità. Innanzitutto ci sono tanti tifosi che verranno in ordine sparso e quindi saranno difficili da controllare e non è chiaro se abbiamo o no strane intenzioni. 

Il secondo elemento di allarme riguarda la presenza in città per questa mattina anche di hooligan del West Ham, squadra di Londra che ha un particolare legame con gli ultrà della Lazio, anche per la militanza in entrambe le squadre di un calciatore diventato “bandiera”, cioè Paolo Di Canio. Tra Napoli e Lazio c'è un'accesa rivalità, così come dimostrato nella partita al Maradona del 3 marzo scorso, quando i tifosi della Capitale lanciarono bombe carta e fumogeni contro i napoletani, all'interno dello stadio di Fuorigrotta. 

Il lungomare di Napoli, dove alloggiano la squadra di Mancini e quella del tecnico inglese Southgate, è blindato e tale resterà sia prima che durante e dopo la partita. Al centro è predisposto un controllo nelle piazze più importante, proprio per evitare che ci possano essere situazioni di attrito con i napoletani. 

La parola d'ordine del tifo organizzato del Napoli è “attesa”. Nessuno entrerà in azione se gli inglesi non provocheranno incidenti, e ieri hanno fatto girare un volantino con un invito ben preciso. Venerdì tutti in piazza del Gesù a comprare da bere e mangiare “da quei commercianti che hanno subito danni durante gli scontri con i tedeschi”. Un modo per solidarizzare con chi quel giorno ha subito perdite importanti: tavolini e sedie distrutte, vetrine infrante.