FERRARA - All’interno di un garage di Scortichino, frazione di Bondeno in provincia di Ferrara, i carabinieri hanno trovato il corpo senza vita di Lidia Ardizzoni, novant’anni, avvolto nel cellophane. 

Il figlio cinquantaquattrenne e la sua compagna sono indagati a piede libero per occultamento di cadavere e indebita percezione di erogazioni pubbliche.  

Secondo i primi accertamenti il decesso dell’anziana risalirebbe al 4 gennaio e sarebbe avvenuto per cause naturali. Il pubblico ministero Sveva Insalata farà eseguire un’autopsia per chiarire ogni cosa. 

Secondo le prime ammissioni agli inquirenti, in tutto questo tempo il figlio e la compagna avrebbero tenuto nascosto il decesso dell’anziana per poter continuare a percepire la sua pensione, diventata una fonte di sostentamento fondamentale in un periodo di forti difficoltà economiche per la famiglia. 

Parallelamente agli esami medico legali, proseguiranno anche le indagini dei carabinieri di Bondeno, che hanno effettuato un controllo nell’abitazione e trovato il corpo dell’anziana, partendo da alcune voci raccolte in paese. I vicini, infatti, non la vedevano più da mesi e da metà dicembre non avevano più sue notizie. 

Lunedì pomeriggio i carabinieri si sono così presentati alla porta dell’abitazione, sono stati condotti in garage e hanno rinvenuto il cadavere sotto una pila di cuscini e una brandina, avvolto nel cellophane.  

Il figlio avrebbe subito spiegato quanto accaduto, facendosi carico di ogni responsabilità e parlando delle gravi difficoltà economiche. Tutto sarebbe stato quindi dettato dalla disperazione per la crisi che lui e la compagna non riuscivano a colmare. 

Diversi sono però ancora i passaggi da ricostruire, in particolare come sia maturata l’idea di occultare il corpo della donna e in cosa è consistita l’eventuale complicità della compagna del figlio.