Il rosso era legato anche al ruolo del sacerdote nel senso di ‘ministro che offre sacrifici alle divinità’ e, di conseguenza, al concetto di sacrificio. Quale colore poteva allora essere più adatto per festeggiare la nascita di Gesù, “Sacerdote, Re e Profeta”?

In antichità il modo di vestirsi designava lo stato sociale delle persone (l’abito faceva letteralmente il monaco) ed era punito dalla legge o dalla società indossare abiti che non ci appartenessero.

Il rosso, così come l’oro, indicava regalità e sovranità: si pensi ai mantelli, ai tappeti in velluto rosso e alle sedute dei troni.

Il rosso è poi anche il colore della nobiltà e del potere: e san Nicola di Bari, vescovo realmente vissuto quasi duemila anni fa e dal quale Babbo Natale deriva, era sempre rappresentato vestito di rosso. Il culto di san Nicola si è, col tempo, esteso in tutta Europa, e dal suo nome in tedesco – Sankt Nikolaus – è derivato quello di Santa Claus, che è usato oggi in tanti Paesi del mondo. E Santa Claus, o Babbo Natale, che dir si voglia, è vestito di rosso perché la mantella originale del vescovo, col tempo, si è trasformata in una veste rossa ornata di pelliccia, mentre il cappello è diventato un cappuccio.

Decorazioni

Ma il “rosso” natalizio non è solo quello di Babbo Natale: questa tonalità è da sempre quella più scelta, probabilmente per gli stessi motivi storici e leggendari che abbiamo visto, anche per la realizzazione della maggior parte delle decorazioni di Natale.

Tra le più classiche e amate decorazioni delle Feste - e che fa il suo figurone anche se utilizzata come centrotavola per l’aperitivo di auguri natalizio, c’è la “euphorbia pulcherrima”, cioè quella rossissima pianta che tutti, più comunemente, chiamiamo “Stella di Natale”.

Altrettanto rosse, ma anche un po’ verdi in realtà, sono altre due piante che possono essere utilizzate come decorazioni di Natale: l’agrifoglio e il pungitopo. Entrambe crescono profusamente anche in Australia. 

Abbigliamento

Indossare qualcosa di rosso il giorno di Natale è simbolico, ma per l’ultima notte dell’anno è d’obbligo. Per molti è un rito propiziatorio. Sarebbe un modo per dare l’addio all’anno vecchio e il benvenuto al nuovo con  l’auspicio che ci porti fortuna, salute, sicurezza.

Tradizione vuole che i capi rossi da indossare la notte del 31 dicembre - slip, reggiseni, giarrettiere, boxer - siano rigorosamente un regalo, quindi nuovi, e da indossare solo per l’ultima notte dell’anno, per poi essere gettati il giorno dopo!

Ma da dove nasce questa tradizione?

Il colore rosso porterebbe quindi con sé significati positivi. La tradizione del rosso a Capodanno nasce in Cina: nel simbolismo orientale il rosso è il colore della fortuna, della prosperità e della buona sorte, e viene utilizzato di solito durante le celebrazioni nuziali come buon auspicio per gli sposi e la loro nuova vita insieme - un augurio di fertilità e felicità in amore.

Dietro a questo simbolismo c’è una leggenda: fin dall’antichità i cinesi utilizzavano il rosso per scacciare il Niàn, una figura mitologica rappresentata sotto forma di bestia mangia-uomini che, secondo tradizione, farebbe la sua comparsa proprio durante il Capodanno cinese. Il rosso sarebbe quindi uno “scaccia demoni”, in grado di mandare via gli spiriti maligni, divenendo un colore portafortuna.

Secondo un altro filone di pensiero, la tradizione del rosso a Capodanno risalirebbe agli antichi Romani, precisamente al 31 a.C., ai tempi di Ottaviano Augusto. Durante il Capodanno romano, infatti, uomini e donne indossavano qualcosa di rosso come simbolo di potere, fertilità, salute e ricchezza. Era considerato poi il colore della passione, dell’energia e della fortuna, e quindi, quale migliore auspicio per il nuovo anno? 

Come vestirci quest’anno

Il rosso è un colore luminoso e acceso, sensuale e vistoso, ed è sempre di gran moda. Oltre a sfoggiare luccicanti abiti di paillettes o body luminosi o ancora capi d’abbigliamento e accessori ricoperti di glitter, la notte di San Silvestro potreste indossare un abito completamente rosso abbinato a una giacca corallo decorata. Scegliete una borsetta piccola con una tracolla, magari abbinata alle scarpe. Permesso anche portare con sé un paio di ballerine per quando i piedi saranno troppo stanchi.

Se decidete di festeggiare a casa, l’abbigliamento sarà magari un po’ più casual, pur mantenendo gli standard della ricercatezza. In alternativa, sarà perfetto indossare un elegante jumpsuit, oppure dei pantaloni morbidi o una gonna longuette con un crop top, magari in pizzo o con trasparenze e un copri-spalle se necessario, abbinato a un accessorio glitterato tra i capelli. 

Il look più indicato per l’uomo invitato a casa di amici o parenti è un pantalone casual -  evitate i jeans - con una bella giacca in abbinamento a qualcosa di rosso e a delle scarpe non troppo sportive. Questo outfit, casual ma ricercato, sarà perfetto anche per festeggiare il primo dell’anno con il tradizionale pranzo in famiglia. Abolite, però, il nero; ma se proprio non ve la sentite, osate con una cravatta o un papillon vivace.

Un ultimo accento “infuocato” può essere aggiunto scegliendo un rossetto rosso o dipingendo le unghie con una nuance accesa di rouge.

E se dobbiamo indossare le mascherine, perché non sceglierne in tinta o con motivi natalizi? 

Portafortuna

Il corno portafortuna, detto anche “cornicello”, è un talismano tradizionale, molto diffuso, maggiormente nel Meridione italiano. Il corno, si crede, possa essere efficace contro il malocchio e la sfortuna, motivo per cui è il primo portafortuna dei tantissimi giocatori d’azzardo e per molti scaramantici.

Il simbolo del cornetto è ritenuto di buon auspicio già dal Neolitico, dove era visto come un simbolo di grande fertilità, virtù e forza fisica. 

Perché porti fortuna il cornicello deve essere realizzato in corallo rosso ed essere storto e con la punta. Non bisogna acquistarlo da soli, ma deve essere ricevuto in dono. Dev’essere fatto a mano perché sarà lo stesso “artista” che infonderà vibrazioni positive all’oggetto realizzato.

Il melograno è un antichissimo simbolo usato già dai Greci e dai Romani. Erano le spose romane ad adornare la loro testa con delle coroncine fatte con rametti di questa pianta, che simboleggiava la fertilità. Oggi, il melograno è sinonimo di abbondanza e ricchezza. 

I Romani  piantavano l’agrifoglio vicino a casa per allontanare i malefici. Questa pianta dalle bacche rosse porta felicità per tutta la vita; è quindi molto indicata come augurio a Natale ma anche per il nuovo anno.