CANBERRA - Una risoluzione potrebbe arrivare a breve, con una riunione decisiva prevista per oggi o domani, dopo che entrambi i partiti hanno messo in pausa la separazione per proseguire i negoziati.

Michael McCormack, ex leader dei Nazionali e rappresentante parlamentare dell’elettorato di Riverina, faceva parte della minoranza che non ha appoggiato la rottura, ora spera che gli eventi della settimana abbiano indotto i colleghi a riflettere: “Il buon senso dovrebbe prevalere - ha dichiarato -. Ma non posso garantire cosa decideranno i miei colleghi”.

La frattura si è consumata attorno a quattro richieste chiave avanzate dai Nazionali: un nuovo impegno per l’energia nucleare, un fondo per investimenti regionali, poteri per contrastare le catene dei supermercati a tutela dei consumatori e una completa copertura telefonica delle aree regionali.

I Liberali, dopo il tracollo elettorale, volevano invece sottoporre tutte le politiche della Coalizione a una revisione completa.

Dopo intense critiche e pressioni, i due partiti hanno deciso di darsi tempo. I Liberali hanno intanto espresso un sostegno “in linea di principio” alle richieste dei Nazionali. Secondo Littleproud, un accordo è ora imminente, ma rimane il nodo dello Zero Netto Emissioni, misura ritenuta da alcuni membri dei Nazionali una minaccia alla prosperità degli australiani.

McCormack ha espresso perplessità sulla rapidità con cui il partito ha scelto di uscire dalla Coalizione: “Le decisioni affrettate raramente sono pragmatiche e ben ponderate”.

Littleproud ha ricevuto conferme di sostegno alla sua leadership, nonostante crescano le tensioni interne. Una settimana fa aveva superato la sfida lanciatagli dal senatore Matt Canavan sulla politica climatica, ma non ha chiarito se il partito resterà fedele all’obiettivo di emissioni nette zero entro il 2050.

Il suo vice, Kevin Hogan, ha ribadito che la questione è stata “risolta anni fa” e non è in discussione. Tuttavia, l’argomento potrebbe riemergere.

McCormack ha espresso dubbi sulla reale convinzione del partito rispetto all’impegno verso le emissioni zero, ricordando che l’adesione fu ottenuta in un contesto politico e internazionale molto diverso da quello attuale, nel quale l'Amministrazione Trump ha ririrato l'impegno all'accordo di Parigi per la riduzione delle emissioni.