CANBERRA - Il leader dei Nazionali, David Littleproud, ha ritirato il suo partito dall’alleanza, sostenendo che sia necessaria una pausa per rivedere le linee politiche di base.

Il vice leader liberale Ted O’Brien ha definito questo momento come “molto difficile"”, ma ha ribadito che la collaborazione non è stata completamente abbandonata. Tuttavia, il senatore dei Nazionali Matt Canavan ha sottolineato che la distanza è necessaria affinché ciascun partito possa avviare una fase di riflessione interna.

Una delle divergenze centrali riguarda gli impegni sull’obiettivo di emissioni nette zero e il futuro dell’energia nucleare. Mentre i Liberali si mantengono ambigui su un ritorno al nucleare tra le loro misure chiave, i Nazionali restano fermamente a favore della sua adozione come fonte energetica alternativa e stabile. Inoltre, crescono i malumori all’interno dei Nazionali per gli obblighi internazionali sottoscritti, come l’impegno verso il net zero, da alcuni di essi visto come una minaccia al tenore di vita degli australiani che vivono nelle aree regionali, ma anche come il fattore che sta riducendo la prosperità del paese.

“Il mio obiettivo è mettere l’Australia al primo posto, non la comodità del mio partito”, ha dichiarato Canavan. Anche Littleproud ha chiarito che la riunificazione con i Liberali potrà avvenire solo se ci sarà accordo su questioni chiave.

Intanto, sette parlamentari dei Nazionali, incluso Littleproud, subiranno rilevanti tagli allo stipendio dopo aver rinunciato, con il divorzio, alla possibilità di avere posizioni nel futuro gabinetto ministeriale ombra di governo.

L’ex primo ministro John Howard ha avvertito che il prolungato distacco potrebbe cristallizzare le differenze, rendendo più difficile una futura riunione. Alcuni, come l’ex premier del WA Colin Barnett, propongono una fusione formale sul modello del LNP del Queensland per porre fine alla competizione interna.