Nel corso dei combattimenti seguiti all’incursione nell’area di Belgorod un civile sarebbe rimasto ucciso e altri 13 feriti.

Il ministero della Difesa russo sostiene che negli scontri circa 70 aggressori ucraini, definiti da Mosca “terroristi” siano stati uccisi, ma Kiev nega ogni coinvolgimento.

Il gruppo di miliziani russi ribelli aveva in precedenza pubblicato un video sui social affermando di essere una milizia anti-Cremlino che si propone di liberare la Russia da Vladimir Putin.

La “Legione per la liberazione della Russia” sarebbe composta da volontari di nazionalità russa equipaggiati e armati dalle forze armate ucraine.

Nei mesi scorsi i miliziani ribelli russi avevano combattutto a fianco delle truppe ucraine nel settore meridionale di Bakhmut, alla quale è stato restituito il nome originale di Artemovsk dopo la caduta nelle mani dell’esercito russo.

Il governo ucraino ha dichiarato che la “Legione” sta operando in totale autonomia, in qualità di agente indipendente estraneo alle forze armate ucraine, seppur vestendone le uniformi, utilizzando armi e munizioni in dotazione all’esercito ucraino e spostandosi su veicoli militari con bandiere dell’Ucraina.

Oltre agli attacchi portati dagli incursori, la regione di Belgorod è stata bombardata anche con l’utilizzo di droni.

I militari russi arrivati nell’area avevano provveduto ad evacuare i residenti dei villaggi per sottrarli al fuoco dei combattimenti tra le forze russe e i sabotatori.

Il ministero della Difesa russo ha reso noto che i “terroristi” che si erano infiltrati dall’Ucraina nella regione russa di Belgorod sono stati fermati e neutralizzati, “che oltre 70 terroristi sono stati eliminati”, mentre i sopravvissuti sono stati ricacciati in territorio ucraino.

Il governo di Kiev, come detto, ha smentito un coinvolgimento diretto, sostenendo che la situazione che si è sviluppata nella regione di Belgorod “è una prevedibile crisi interna russa che da tempo covava sotto le ceneri, anche prima dell’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia”, e ha definito la “Legione” come “patrioti russi che si ribellano al regime di Putin”.