ADELAIDE – Nella mattinata del 25 aprile, dinanzi al Monumento all’Unità nel cimitero di Payneham, le associazioni delle Forze Armate di Adelaide, rappresentate dal presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Adelaide, Roxanna Bianco, hanno tenuto l’annuale servizio di preghiera.
Questo è un sentito omaggio della comunità italiana in South Australia, che viene rivolto ogni anno alla storia italiana e ai suoi valori. In apertura di discorso, Bianco ha dato il benvenuto ai presenti e agli ospiti d’onore, tra cui il console d’Italia, Ernesto Pianelli, la vicepresidente del Com.It.Es., Pina D’Orazio, e uno dei membri del comitato del Cimitero di Payneham, Teresa Leonardi Dall’Acqua.
“È un profondo onore darvi il benvenuto oggi, in questo luogo di riflessione, per una cerimonia di grande significato per le nostre associazioni militari e per tutti coloro che amano la libertà, la memoria e la pace. Questa è una data che unisce due nazioni nella memoria. Per l’Italia, la Festa della Liberazione è l’anniversario di una vittoria sul fascismo e l’oppressione nel 1945. È un giorno che rende omaggio al coraggio dei soldati caduti, alla Resistenza e allo spirito indomito del popolo italiano che scelse la libertà contro la paura e la speranza contro l’odio. E per l’Australia è l’ANZAC Day, una sacra ricorrenza nazionale per onorare il servizio e il sacrificio dell’Australian and New Zealand Army Corps, sbarcato a Gallipoli [Turchia] nel 1915, e di tutti coloro che da allora hanno prestato servizio nei conflitti”.
Ha poi aggiunto: “Sebbene nati da storie diverse, entrambi questi anniversari ci ricordano lo straordinario prezzo pagato per la pace di cui godiamo oggi. I valori che rappresentano – coraggio, unità, sacrificio – trascendono i confini. E così, mentre deponiamo due corone, una per i caduti italiani e una per gli ANZAC, lo facciamo non come popoli separati, ma come voci unite nella memoria”.
Bianco ha continuato spiegando che, in South Australia, la tradizione di celebrare il 25 aprile è stata introdotta solamente nel 1979: “Per oltre quattro decenni ci siamo riuniti qui con lo stesso scopo: onorare i caduti, testimoniare la storia e garantire che queste storie di coraggio non vengano dimenticate con il passare del tempo. Lo facciamo non solo per noi stessi e per i nostri compagni veterani, ma anche per le nuove generazioni. È nostro dovere trasmettere queste lezioni, infondere orgoglio per la nostra tradizione e ricordare ai nostri giovani che le libertà di cui godiamo oggi sono state conquistate a fatica da coloro che ci hanno preceduto”.
È stato poi il momento dei doverosi ringraziamenti al console Pianelli e al Com.It.Es., come a tutti i presenti. “La vostra presenza aggiunge significato a questa occasione e vi ringraziamo sinceramente per il vostro continuo sostegno alla nostra comunità e alla nostra storia A tutti i veterani, italiani e australiani, grazie. Il vostro servizio riecheggia nel tempo. Le vostre storie continuano a insegnarci. E i vostri sacrifici non saranno mai dimenticati”.
Prima della deposizione delle corone, Bianco ha reso omaggio ai tradizionali custodi, il popolo Kaurna. È stata quindi la volta dei due inni nazionali – italiano e australiano –, cantati da Mira Sangregorio, dell’Associazione Marinai d’Italia.
Padre Michael Romeo, il parroco di Payneham, ha svolto il servizio di preghiera in memoria dei caduti, mentre Giovanni Silvestri, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, ha letto le preghiere dei fedeli in italiano, e Roxanna Bianco, in inglese.
Dopo la deposizione delle corone, il trombettista Timothy Frahn ha suonato Il silenzio, a seguito del quale è stato osservato un minuto di raccoglimento. Infine, è stata letta L’Ode: “Non invecchieranno, come noi che siamo rimasti invecchiamo. L’età non li stancherà, né gli anni li condanneranno. Al tramonto del sole, e al mattino, li ricorderemo”.
Il marinaio Giuseppe Annese ha quindi letto la Preghiera per i caduti e le vittime delle guerre.
A conclusione della cerimonia, Bianco ha aggiunto: “Grazie, padre Michael Romeo, per le sue parole che hanno contribuito a guidare le nostre riflessioni, e hanno portato un senso di riverenza in questa importante occasione. Grazie a tutti i presenti oggi, grazie per essere stati al nostro fianco in ricordo e in unità. La vostra presenza onora la memoria di coloro che commemoriamo, e rafforza lo spirito di unione che caratterizza la nostra comunità”.