CASTELNUOVO DEL GARDA (Verona) - Le hanno negato la possibilità di ottenere il cosiddetto “saltafila” perché “non abbastanza disabile”. E’ quanto accaduto a Gardaland alla modella influencer Nina Rima, una ragazza di 22 anni alla quale è stata amputata una gamba in seguito a un incidente stradale in scooter.
A raccontare la disavventura è lei stessa sul suo profilo Instagram da oltre 100.000 follower sul quale ripercorre passo passo il suo weekend di Halloween al parco divertimenti. Una vicenda che per la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli “evidenzia ancora una volta le debolezze culturali ancora presenti rispetto al tema dell’inclusione”. “Includere - puntualizza la ministra - non significa dire che siamo tutti uguali. Significa riconoscere che ci possono essere delle differenze, che vanno rispettate, ma anche che è dovere di tutti attivarsi per evitare che da queste si determinino svantaggi o discriminazioni”.
“Pensavo che sarebbe stato bello andare a Gardaland perché finalmente avrei saltato le code - dice l’influencer - diritto che spetta a me come a tutte le altre persone disabili di questo mondo. Una volta arrivata all’accesso disabili mi hanno chieto quale fosse la mia disabilità e così ho mostrato loro che mi mancava una gamba. Loro hanno voluto vedere comunque il verbale dell’invalidità, cosa che comunque ci sta dato che in Italia, così come nel mondo, è pieno di furbetti. Fatta vedere la certificazione, con tanto di percentuale d’invalidità mi hanno detto che la mia disabilità non era abbastanza. Una signorina mi ha deto che comunque una ‘mezza gamba’ ce l’avevo. Se invece mi fosse mancato il ginocchio avrei potuto saltare le code. Il bello però è che mi hanno ritenuto ‘troppo disabile’ per poter fare tutti i giochi. Quindi disabile per saltare le code no, però troppo disabile per salire sulle montagne russe. Non si può vietare il divertimento a chi è disabile”.
Dalla direzione di Gardaland replicano che Nima Rima “ha avuto il pass prioritario insieme a tutto il suo gruppo, in quanto accompagnatrice di un ospite ipovedente” e spiegano inoltre che la giovane “non ha potuto accedere a quattro delle 35 attrazioni del Parco per ragioni di sicurezza, ovvero regole dettate dai costruttori e legate alla sua disabilità specifica”.