PADOVA -  Una scrittrice matura e un giovane esordiente - nonna e nipote - hanno unito interessi, competenze, entusiasmo e creatività, per dare vita a una narrazione a metà fra storia e finzione.

Io e Marco è un testo che alterna il racconto della vita in trincea di un giovane soldato durante la Prima guerra mondiale alla vita quotidiana di un adolescente dei giorni nostri, creando un interessante parallelo di immagini e linguistico, che aiuta ad attraversare il confine tra questi due mondi.

La sapienza di Lucia Bruni, scrittrice fiorentina, storica dell’arte e giornalista - che fa anche parte dell’Archivio delle scrittrici toscane, ordinato presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Firenze – si trova nei dettagli. 

L’autrice ha pubblicato diversi libri e racconti, alcuni dei quali presenti, per espressa volontà della presidenza, presso la Biblioteca dell’Accademia della Crusca. Bruni, nella sua carriera, ha spaziato dai romanzi storici - anche gialli - a quelli biografici, ottenendo diversi riconoscimenti.

Il secondo autore è Karim Pennazzato Kaddouri, sedicenne al momento della pubblicazione del libro, e studente all’istituto alberghiero di Padova.

La passione di Karim per la storia lo ha spinto, negli anni, ad approfondirla leggendo una grande quantità di romanzi e testi storici.

Tra le pagine di Io e Marco si incontrano disegni, immagini, documenti e testimonianze di soldati e ufficiali, che hanno realmente vissuto gli orrori del Primo conflitto mondiale. 

Si leggono i versi di In dormiveglia e San Martino del Carso, due poesie composte da

Giuseppe Ungaretti quando, arruolatosi come soldato semplice volontario, ha partecipato alla Grande Guerra sul fronte del Carso.

L’idea di creare un parallelo tra il passato e il presente è nata da un’intuizione di Karim, che si è ispirato alla saga fantasy di Hyperversum e ad alcuni videogiochi, grazie ai quali ci si immerge in un viaggio spazio-temporale. 

La proposta di scrivere un libro è arrivata, invece, da Lucia Bruni, che ha aiutato Karim Pennazzato Kaddouri a superare le inevitabili difficoltà legate alla stesura di un romanzo, compresa la frustrazione derivante dalla disortografia, una condizione neurologica che rende molto complicato, per Karim, scrivere correttamente.

I due autori sono al momento impegnati con la presentazione del libro; alcuni insegnanti lo stanno leggendo per valutare se utilizzarlo in classe con i propri alunni.

Una grande soddisfazione per entrambi, in particolare per Karim,ora diciassettenne che, nonostante le complicazioni, ha lavorato intensamente per un anno, prima di vedere il suo libro stampato. 

“Non lasciare che i giudizi degli altri ti impediscano di seguire le tue passioni”, è il suo mantra.