CANBERRA - Al termine del discorso tenuto dal Re alla Great Hall del Parlamento, la senatrice Thorpe ha interrotto l'evento gridando contro il monarca prima di essere trascinata fuori dalla sicurezza.

Le sue parole sono state chiaramente udibili: “Non sei il nostro re... Ridacci la nostra terra”.

La senatrice ha continuato: “Ridacci ciò che ci hai rubato: le nostre ossa, i nostri teschi, la nostra gente. Hai distrutto la nostra terra. Vogliamo un trattato. Vogliamo un trattato in questo Paese. Non sei il mio re. Non sei il nostro re... F*** la colonia. F*** la colonia".

Durante la colorita espressione di protesta, il primo ministro Anthony Albanese è stato visto sorridere e parlare con il Re. Una volta terminato il subbuglio, la musica classica è tornata a riempire la Great Hall, e la cerimonia è ripresa.

Dopo essere stata allontanata dall'edificio, Thorpe ha continuato a gridare lungo Parliament Drive.

In un video ottenuto da SkyNews, la si vede e si sente urlare contro il convoglio diplomatico: “Ha bisogno di un trattato con noi. Dimostri leadership”.

La senatrice si è poi rivolta ai giornalisti presenti, affermando: “Resisteremo sempre. Fino a quando non avremo pace, resisteremo”.

Pur avendo offerto il suo riconoscimento della storia aborigena durante la visita, Carlo III ha incontrato l’opposizione da parte di alcuni membri del parlamento, in particolare dei Verdi. La senatrice Mehreen Faruqi ha boicottato le celebrazioni reali, dichiarando: “Il razzismo e il colonialismo sono intrecciati; e la monarchia simboleggia un'epoca che dovrebbe essere lasciata alle spalle, non celebrata”.

La portavoce dei Verdi per le Prime Nazioni, Dorinda Cox, ha espresso riserve simili, affermando che la visita rappresenta un momento “difficile per molti aborigeni”.

Da parte sua, il leader dell'opposizione Peter Dutton ha elogiato l'eredità britannica e l'influenza della corona sulla storia australiana, definendo la monarchia un “fondamento” della stabilità democratica del Paese.