La festa di San Rocco è sempre stata per i fedeli un  vero motivo e fonte di fervore e di euforia cristiana. 

Renato Catena, coordinatore dei festeggiamenti  afferma che la tanto attesa celebrazione, quest’anno in programmazione per domenica 16 agosto, richiama ogni anno circa 300 fra parrocchiani e fedeli, in maggioranza di età avanzata, che rispondono all’appuntamento puntuali per radunarsi in preghiera con rinnovata devozione e fede cristiana.  

La Santa Messa per San Rocco anche quest’anno sarebbe stata celebrata in italiano dal parroco padre Emmanuel Bonello, mentre le parti cantate sarebbero state eseguite all’organo da  mons. Raffaele Rossi accompagnato dall’85enne Angelo De Grandis dalla bella voce baritonale.  

“Quella che doveva essere ancora un’altra bella celebrazione, con sincero raccoglimento in preghiera e senza troppe manifestazioni folcloristiche, è stata cancellata – afferma Renato Catena -.

Quindi, quest’anno per via dei regolamenti governativi di proibizioni di assembramento, abbiamo dovuto cancellare la festa in onore alla Madonna di Lourdes, a maggio, la festa di Sant’Antonio di Padova, il 14 giugno scorso, e ora la festa di San Rocco.

Chissà se in ottobre ci sarà data l’opportunità di celebrare la festa della Madonna del Rosario?”. 

Come di consueto a queste quattro feste annuali organizzate dal comitato parocchiale, molti fedeli giungono da altri sobborghi di Melbourne per stare insieme ai tanti parrocchiani di San Giuseppe Lavoratore.

Usualmente è compito del parroco Bonello o altro ospite sacerdote, nel corso dell’omelia,  marcare stralci della vita di San Rocco, che volle vivere di continua sofferenza, di tribolazioni e turbamento fisico pur di emulare Cristo aiutando coloro che vivevano miseramente e di bisogno fisico e spirituale e seguendo i suoi insegnamenti. 

In tutti questi anni, dopo la Santa Messa la bellissima statua di San Rocco - (opera d’arte degli scultori altoesini di Giuseppe Stufflesser) che rappresenta il beato seduto nel suo giaciglio di frasche nel bosco, e da una piaga lebbrosa nella gamba destra sgorga sangue, e gli è accanto un cane che tiene in bocca una pagnotta – viene condotta in processione tutt’intorno alla chiesa, mentre i musicisti della Banda Bellini eseguono solenni inni sacri d’occasione dall’atrio della chiesa e quindi riportata al lato sinistro dell’altare.

Dopo la benedizione eucaristica, parole di ringraziamenti vengono espresse dal parroco padre Bonello per le numerose persone che hanno contribuito alla realizzazione della festa in onore di San Rocco e anche al rinfresco che segue.

Perciò ai componenti del  Comitato parrocchiale di S. Giuseppe Lavoratore, coordinato da Renato Catena, per la preparazione e lo svolgimento della festa, all’organista mons.

Raffaele Rossi e ad Angelo De Grandis, alla Banda Bellini e al maestro Giuliano Di Ienno e a tutti i presenti per la loro partecipazione e per le loro generose offerte.

“Quindi possiamo solo dare un saluto ai parrocchiani e attendere a ottobre se almeno quella festa si potrà realizzare”, conclude Renato Catena.