BERLINO – Norbert Roettgen, presidente della Commissione esteri del Bundestag, ex ministro dell’Ambiente ed ex candidato governatore nello Stato del Nord Reno-Westfalia, ha annunciato la sua candidatura alla presidenza della Cdu. 
In una conferenza stampa, Roettgen ha detto che la scelta del nuovo leader del Partito dovrebbe avvenire velocemente, forse addirittura prima dell’estate (nell’emisfero nord). Sono sei i punti fondamentali del suo programma. Innanzitutto c’è la Cdu, che deve continuare a opporsi alla destra e alla sinistra – all’Afd e al Linke –, anche “se per motivi completamente diversi”. 
E con l’ultradestra, Roettgen è durissimo, definendola un partito “dalle tendenze naziste, che usa la leva della paura per fare proseliti”. Di qui l’obiettivo di Roettgen: eliminare le ragioni che portano a votare la destra. “Troppi cittadini si sentono abbandonati; bisogna aprire le finestre e dialogare, anche tenendo conto dell’abisso che si è aperto di nuovo tra Est e Ovest”, ha spiegato. 
Ma tra le priorità di Roettgen ci sono anche l’ambiente e l’immigrazione, cui si aggiungono la crisi umanitaria in Siria, il ritiro degli Usa dall’Iraq e la necessità di una politica estera chiara nei confronti di Russia e Turchia. “La Germania e l’Europa sono prigioniere della geografia – ha detto Roettgen –. Devono prenderne atto e agire, anche tenendo conto del rimpicciolimento dell’Occidente dopo il venir meno del sostegno degli Stati Uniti”.