MILANO - Momenti di tensione al Corvetto, quartiere periferico milanese, dove un centinaio di giovani hanno protestato per la morte di Ramy Elgaml deceduto in un incidente stradale nella notte fra sabato e domenica in scooter durante un inseguimento dei carabinieri. Ci sono stati roghi nella notte, atti vandalici e lanci di bottiglie e petardi verso la polizia che ha risposto con cariche di alleggerimento e lacrimogeni.
Arrestato uno dei partecipanti, tutti giovanissimi, un 21enne montenegrino, a cui si contestano, riferisce la Questura “lancio di petardi, getto di oggetti e resistenza a pubblico ufficiale”. Il giovane, che ha partecipato alle proteste insieme ad altre decine di ragazzi, è stato portato a San Vittore in attesa dell’interrogatorio di convalida.
Ma chi era Ramy Elgaml, il giovane di 19 anni in nome del quale sono nate le tensioni nel capoluogo lombardo? Ramy Elgaml avrebbe compiuto 20 anni il prossimo 17 dicembre: il ragazzo, di origini egiziane, è purtroppo deceduto in seguito a un incidente stradale avvenuto il 24 novembre dopo un lungo inseguimento da parte dei Carabinieri. Questa la ricostruzione di quanto accaduto a Ramy: il ragazzo era su un grosso scooter nero guidato da un giovane di 22 anni, tunisino, entrambi con precedenti penali. Prima delle quattro di notte non si sono fermati all’alt dei Carabinieri in via Farini, accanto alla zona della movida milanese di corso Como. Zona dove non è raro che vengano fatte rapine, usando anche spray al peperoncino. È però anche una zona con frequenti controlli delle forze dell’ordine. E infatti i Carabinieri nel vicino tunnel di viale Liberazione avevano allestito un posto di blocco, con tanto di laboratorio forense mobile, per accertare se gli autisti che passavano avevano bevuto o assunto droghe. In tutta la notte in città nei controlli contro le stragi del sabato sera dell’Arma ci sono state 214 auto controllate, un arrestato perché aveva con sé sette grammi di shaboo (la cosiddetta droga dei filippini, dieci volte più potente della cocaina, ndr.), e una decina denunciate per altre infrazioni e violazioni. Senza contare i multati.
È proprio in quel tunnel che sono sfrecciati contromano i due ragazzi sullo scooter. Con manovre azzardate sono arrivati all’altro capo di Milano, a sud della città, sempre inseguiti dai carabinieri. Nel lungo rettilineo di via Ripamonti il 22enne alla guida ha perso il controllo dello scooter che, salito sul marciapiedi, si è schiantato contro un muretto, all’altezza di via Quaranta. Ramy Elgaml è stato sbalzato prima dell’impatto. Un colpo fortissimo. Anche l’auto dei militari ha avuto un incidente, finendo la corsa contro un semaforo. Sul posto è arrivato il personale del 118. I sanitari hanno trasportato d’urgenza il quasi ventenne al Policlinico dove ne è stata dichiarata la morte. E proprio lì si è formato un folto capannello di suoi conoscenti e parenti, tanto che sul posto sono intervenute le forze dell’ordine. L’autista dello scooter invece, non in pericolo di vita, è stato portato al San Carlo e i due militari, di 37 e 38 anni, al Fatebenefratelli.
Addosso al motociclista, senza patente, sono stati trovati circa 1.000 euro in contanti, una catenina in oro spezzata, un coltello a serramanico e una bomboletta di spray al peperoncino. Il tunisino è stato arrestato dai Carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale, mentre per le accuse di guida senza patente e omicidio stradale procederà la polizia locale.