SYDNEY - Il governo laburista dello stato ha proposto una modifica delle sanzioni per le proteste in vista dell’annunciato blocco del porto di Newcastle, il più grande scalo al mondo per le spedizioni di carbone, ma la nuova normativa sarà applicabile in tutto il NSW.

Se la modifica verrà approvata dal parlamento, chi bloccherà ferrovie o tram, come quelli presso il Municipio di Sydney, rischierà una multa fino a 22mila dollari. L’infrazione prevede già fino a due anni di carcere, ma finora la legge non specificava una multa a differenza di reati simili per blocchi su strade, ponti e altre infrastrutture di rilievo.

Le modifiche sono state inizialmente approvate con il sostegno dei due principali partiti nel precedente governo della Coalizione, nell’aprile 2022, e avrebbero dovuto essere riesaminate con un rapporto da presentare in parlamento entro ottobre.

Questa mattina, il Procuratore generale Michael Daley è stato evasivo sulla revisione tardiva, affermando che il rapporto sarebbe stato “presentato a breve”.

La deputata dei Verdi, Kobi Shetty, ha espresso timori che il rapporto non verrà mai reso pubblico, definendo la revisione una “farsa”. Inoltre, nel dicembre 2023, la Corte Suprema statale aveva dichiarato parzialmente incostituzionale la legge dopo un ricorso presentato dal gruppo attivista Knitting Nannas.

Il premier Chris Minns si è espresso a difesa della nuova multa, affermando che bloccare le linee ferroviarie è inaccettabile e pericoloso. La lobby mineraria ha accolto favorevolmente la modifica, sostenendo che invierà un chiaro messaggio ai manifestanti sulle conseguenze personali delle loro azioni.

Le proteste autorizzate non saranno perseguibili per questi reati, ma la polizia può richiedere in tribunale di negare il permesso agli organizzatori.